Sbanda, poi l'auto si ribalta: Pino muore a 61 anni. Tornava a casa per Pasqua

Sbanda, poi l'auto si ribalta: Pino muore a 61 anni. Tornava a casa per Pasqua
Ha trovato la morte a un centinaio di metri da casa, dopo aver passato una vita sui camion percorrendo migliaia di chilometri: Pino D’Arcangelo, 61 anni di Roccamontepiano,...

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Ha trovato la morte a un centinaio di metri da casa, dopo aver passato una vita sui camion percorrendo migliaia di chilometri: Pino D’Arcangelo, 61 anni di Roccamontepiano, in provincia di Chieti, autotrasportatore, è deceduto per le gravi lesioni alla testa riportate dopo che la sua auto è finita prima contro una pensilina quindi si è ribaltata. L’incidente si è verificato ieri intorno alle 18.30 lungo la strada provinciale numero 8, nel territorio di Roccamontepiano, in località Cestari di via Terranova. Secondo una prima ricostruzione, D’Arcangelo, che procedeva da solo in direzione di Roccamontepiano ha sbandato lungo un tratto rettilineo in leggera salita, ha invaso la corsia opposta ed è finito con la fiancata contro la pensilina della fermata dell’autobus.

 

 Nell’impatto l’Alfa di è ribaltata e il conducente stato sbalzato fuori dall’abitacolo, i soccorritori lo hanno trovato sull’asfalto. Nell’incidente non sono state coinvolte altre auto. Sul posto sono arrivato un’ambulanza del 118, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri per effettuare i rilievi e ricostruire la dinamica. Ma per l’uomo non c’era più niente da fare e non si è potuto che constatarne il decesso. Sul posto è arrivato anche il sindaco di Roccamontepiano, Adamo Carulli, molto addolorato per l’accaduto. «Pino era un uomo mite, una persona discreta, dedita al suo lavoro e alla famiglia - ha commentato Carulli - Pino il rosso lo chiamavano in paese per via del colore dei capelli».

Restando nel capo delle ipotesi a provocare la sbandata dell’auto potrebbe esser stata la pioggia ma D’Arcangelo potrebbe anche aver avuto un malore che gli ha fatto perdere il controllo o un attimo di distrazione. Su disposizione della procura la salma è stata restituita ai familiari: l’uomo era sposato ma non aveva figli, tornava a casa per trascorrere la Pasqua con la moglie Marisa.

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Il Messaggero