Morto l’alpinista, sciatore e dirigente sportivo Antonio Marramà: aveva 90anni.

E’ morto l’alpinista, sciatore, dirigente sportivo, fondatore del Cai e del soccorso alpino a Teramo Antonio Marramà: aveva 90anni.
Tonino aveva 90 anni, era nato nel 1932 e all’anagrafe era Antonio Marramà, ma per tutti Tonino. Nel 1944 si reca la prima volta al Monte Tre Croci con i partigiani...

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Tonino aveva 90 anni, era nato nel 1932 e all’anagrafe era Antonio Marramà, ma per tutti Tonino. Nel 1944 si reca la prima volta al Monte Tre Croci con i partigiani della Banda Ammazzalorso, è il primo approccio che ha con la montagna. Finita la guerra, nel 1946, organizza con gli amici la salita alla montagna di Campli partendo a piedi da Teramo. Poi si sposta poi sul Gran Sasso e sale per la prima volta al Corno Piccolo l’8 agosto 1948 dal versante nord.

Da qui nascerà la sua grande passione che l’ha accompagnato per tutta la vita. Il 9 settembre 1956 partecipa al soccorso per il recupero dell’Ascolano Tito Zilioli, prendendo così contatti con il GAP (Gruppo Alpinisti Piceni) di cui nel 1958 diventa socio. Nel 1971 diviene presidente della Sezione CAI di Teramo e nello stesso anno viene contattato da Domenico D’Armi, responsabile del Soccorso Alpino de L’Aquila, per organizzare la nuova Stazione di Teramo.  Era anche un grande sciatore. Comincia a sciare nel 1942 partecipando ad una gita del CAI ai Prati di Tivo nei pressi della casetta Merichigni e anni dopo, in contrasto con lo Sci CAI, fonda il G.A.S.T. (Gruppo Alpinisti Sciatori Teramani), di cui diviene presidente nel 1965. 

E’ stato Giudice FIDAL, Giudice FISI e segretario provinciale CONI, Medaglia di bronzo al merito sportivo, socio fondatore del Panathlon Club Teramo e socio con anzianità maggiore del CAI Teramo al quale era iscritto da 73 anni. È stato punto di riferimento dello sport in montagna per decenni. Lascia i figli Lella, Alessio e Barbara e quattro amatissimi nipoti: Otto, Alessia, Alice e Leone. I funerali si terranno mercoledì alle 14,45 nella chiesa di Sant’Antonio a Teramo.

 

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Il Messaggero