Montesilvano, preso il rapinatore seriale: aveva commesso tre rapine in cinque giorni

Montesilvano, preso il rapinatore seriale: aveva commesso tre rapine in cinque giorni
Tre rapine, a distanza di cinque-sei giorni in altrettanti esercizi commerciali di Montesilvano, tutte più o meno nel tardo pomeriggio e lungo corso Umberto, in centro....

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Tre rapine, a distanza di cinque-sei giorni in altrettanti esercizi commerciali di Montesilvano, tutte più o meno nel tardo pomeriggio e lungo corso Umberto, in centro. Anche lo stile dell’aggressore è sempre lo stesso: vestito di scuro, con il viso coperto dalla mascherina oltre a cappello e guanti. L’incubo è finito dopo l’arresto del presunto responsabile, incastrato dai carabinieri con la comparazione delle immagini.

Alle commesse rapinate si è sempre rivolto con frasi analoghe: «Stai tranquilla, non ti faccio niente, questa è una rapina». Nel primo caso l’uomo è entrato nel negozio e, verificato che in cassa non c’era neanche un soldo, ha costretto la commerciante e consegnargli la carta bancoposta, con relativo pin. Ha preteso anche il telefono per evitare che la donna potesse chiedere aiuto. Da uno sportello automatico ha poi prelevato trecento euro. Nel secondo negozio entra armato di un paio di forbici, stesse parole, stessa scena. In cassa ci sono mille euro.

Terza puntata sempre in zona: stavolta il bottino è di seicento euro, la commessa viene rinchiusa dentro uno stanzino, per ritardare l’allarme. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia, diretti dal capitano Roberto Lunardo hanno iniziato a mettere insieme i pezzi: le modalità d’azione, la descrizione della figura e dell’abbigliamento hanno consentito di tracciare un profilo preciso. E di ipotizzare che l’uomo abitasse in zona. Qualche giorno dopo lo hanno individuato proprio in corso Umberto, vestito come nelle precedenti rapine. Lui è un italiano di 35 anni e l’ipotesi è che si stesse preparando a colpire ancora, ma abiti e la successiva perquisizione lo hanno incastrato. Poi è bastata la comparazione con le immagini della videosorveglianza dei negozi per fare il resto. I carabinieri hanno chiuso le indagini: il pm esaminati gli atti ha chiesto e ottenuto dal gip l’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri.

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Il Messaggero