Molotov contro un locale e coltellate, allarme criminalità a Chieti

Molotov e coltellate, allarme criminalità a Chieti
Nello spazio di poco più di un'ora a Chieti qualcuno tenta di bruciare l'ex Vinota, in via Campobasso, dove a ottobre aprirà la nota pizzeria Carpe Diem,...

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Nello spazio di poco più di un'ora a Chieti qualcuno tenta di bruciare l'ex Vinota, in via Campobasso, dove a ottobre aprirà la nota pizzeria Carpe Diem, mentre in via Pescara, nei pressi di un noto locale, un giovane viene raggiunto da una coltellata e colpito con pugni al volto: per lui dieci giorni di prognosi.

Notte rovente allo Scalo, fra mercoledì e giovedì, ma non è tutto: il questore Francesco De Cicco ha disposto la sospensione immediata per 15 giorni della licenza di somministrazione di alimenti e bevande rilasciata dal Comune a due noti locali della zona. Secondo la questura, entrambi i locali sono diventati luogo di spaccio e consumo di stupefacenti e ritrovo abituale di persone pericolose e pregiudicate per reati specifici. Applicato l'articolo 100 del Tulps, attività istruttoria curata dalla Divisione di polizia amministrativa e di sicurezza della questura.

All'ex Vinota, chiuso da alcuni anni, oggetto di lavori che lo trasformeranno nella pizzeria Carpe Diem, una o più persone, dopo essere entrate nell'area chiusa con un cancello, hanno gettato benzina attorno alla veranda poi, dall'esterno, hanno lanciato due molotov. L'allarme immediato e il tempestivo arrivo dei vigili del fuoco, ha limitato i danni alla veranda, annerita dalle fiamme. Sul posto è intervenuta la squadra Volante e per i rilievi la Scientifica della questura, le indagini, coordinate dal pm Giuseppe Falasca, sono condotte dalla squadra Mobile. L'imminente apertura dell'attività fa pensare a un avvertimento, ma non si può escludere nulla, neppure uno sfregio.

«Mi chiama la polizia ieri sera intorno alle 22,30, orario in cui le strade sono anche molto trafficate, e mi dice che c'è stato un incendio - racconta Emilio Brignigna, titolare di Carpe Diem - Hanno svuotato una tanica da 5 litri di benzina intorno alla veranda, poi sono usciti e hanno lanciato due molotov, due bottiglie di plastica con uno straccio incendiato, ha preso fuoco, i vicini mi hanno detto che le fiamme erano alte, gli infissi sono in pvc e hanno continuato a bruciare per un po' di tempo, fortunatamente avevamo appena verniciato la veranda con una vernice ignifuga e ci ha salvato, altrimenti sarebbero successi non pochi danni. Lo hanno appiccato, non abbiamo ancora l'elettricità, quindi non c'è niente da cui poteva scaturire, l'incendio è al cento per cento doloso. È un gesto vile, brutto, ignorante. Il danno grave è degli infissi perché li avevamo appena messi, due giorni fa, sono nuovi e si devono cambiare. I lavori andranno avanti, l'apertura resta confermata».



Poco dopo, durante una lite per futili motivi nella vicina in via Pescara, un 26enne teatino viene colpito allo sterno con un'arma bianca, forse un coltello, e al volto, riportando contusioni multiple cranio facciali. Tre amici che erano con lui lo portano in ospedale dove viene medicato e dimesso. Nel frattempo arriva una pattuglia della guardia di finanza che blocca e identifica l'aggressore, un 29enne, che stava per fuggire con un monopattino. Non si sa bene cosa abbia scatenato la violenza mentre qualche minuto dopo si sentono altre urla, un giovane raggiunge di corsa un'auto, mette in moto e si allontana su via Pescara.
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Il Messaggero