Modelle vere in vetrina al posto dei manichini: alla boutique di intimo a Francavilla al Mare arrivano i vigili urbani

La titolare: «Non ho offeso nessuno, la prossima volta ingaggerò anche un bel ragazzo»

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Modelle in carne e ossa in vetrina al posto di normali manichini per pubblicizzare capi di abbigliamento intimo. E' una iniziativa che sta facendo discutere quella adottata da...

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Modelle in carne e ossa in vetrina al posto di normali manichini per pubblicizzare capi di abbigliamento intimo. E' una iniziativa che sta facendo discutere quella adottata da Elisabetta Scataglini, titolare della boutique "L'Horo di Ely" a Francavilla al Mare, in provincia di Chieti.

 

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LE ACCUSE E LA REPLICA

Accusata di mercificare la figura della donna,  la titolare ha replicato respingendo le critiche arrivate da cittadini: «In un periodo in cui il commercio è fermo e piangiamo tutti per i rincari energetici e quant’altro, ho voluto ideare e proporre qualcosa di nuovo - ha detto la negoziante a Chieti Today -. Non ho violato alcuna norma, si è trattato di un evento promozionale».

 

POLEMICA SOCIAL

La notizia si è diffusa rapidamente nel centro adriatico, diversi passanti hanno immortalato la situazione conn foto e video ripresi con i telefonini. Dal Comune sono anche arrivati gli agenti della polizia municipale inviati al negozio per una verifica. Avviati gli accertamenti del caso, una volta accertato che nessuna violazione era stata commessa - nessuna autorizzazione particolare era richiesta per un evento svolto all'interno della boutique -, un'altra pattuglia è tornata al negozio per scusarsi con la titolare dell'attività commerciale. «Dopo un’ora sono tornati in tre e un agente si è scusato dicendomi che ero totalmente in regola. Si è persino complimentato per l’iniziativa e io mi sono scusata per avergli fatto perdere tempo. Non c’è stato nulla di irregolare – si giustifica la titolare del negozio – tutto era studiato nei minimi dettagli, senza l’intento di turbare chissà chi. Chi conosce la mia storia personale sa bene che non potrei mai farlo».

 

 

«Non ho offeso nessuno», ha insistito la commerciante, rispondendo sia all'amministrazione comunale che ai residenti che hanno espresso sorpresa ovvero anche contrarietà all'iniziativa. «Sono stata accusata di mercificare la donna ma così non è, sono anzi una donna che è stata vittima di violenza e dunque respingo con forza e decisione tali illazioni, ho fatto tutto in maniera innocua e con molto garbo». Nessun imbarazzo da parte delle modelle, due ragazze che di buon grado hanno accettato di posare in vetrina con abbigliamento intimo, consapevoli di attiare l'interesse della clientela a spesso nel centro di Francavilla. Elisabetta, tutt'altro che scoraggiata dal risultato dell'iniziativa, sta già pensando ad un bis in occasione delle vendite natalizie. Per par condicio, ha spiegato, «penso di ingaggiare anche un bel ragazzo da affiancare in vetrina alle modelle».

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Il Messaggero