Mihajlovic e la Marsica, storia di un amore a prima vista

Mihajlovic e la Marsica, storia di un amore a prima vista
Era di casa a Petrella Liri (Marsica) Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex allenatore del Bologna ed ex giocatore della Lazio, di origini serbe. L'atleta è morto ieri in una...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Era di casa a Petrella Liri (Marsica) Sinisa Mihajlovic, 53 anni, ex allenatore del Bologna ed ex giocatore della Lazio, di origini serbe. L'atleta è morto ieri in una clinica di Roma dopo aver combattuto una malattia inguaribile. Con la moglie Arianna, originaria della frazione di Cappadocia, avevano realizzato una bellissima villa proprio all'uscita del paese e lì trascorreva l'estate e molti fine settimana invernali. Storiche le sue passeggiate a Camporotondo e le pause pranzo all'insegna dei prodotti tipici abruzzesi nei ristoranti della zona dove si fermava a firmare autografi e a fare foto ricordo.

«Era un bravissimo uomo- racconta una vicina- era sempre lui a salutarmi e a chiedermi come stavo. Spesso mi aiutava anche a prendere le buste con gli alimenti». A Petrella oltre la moglie Arianna erano sempre presenti anche i figli Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas con la nipotina Violante. «Amava molto le nostre montagne e l'aria del paese che nel periodo estivo è particolarmente piacevole» dice un amico di Petrella Liri. L'ex allenatore del Bologna aveva annunciato la scoperta della malattia il 13 luglio 2019: Il 29 ottobre del 2019 fu sottoposto a un trapianto di midollo osseo al Sant'Orsola di Bologna e il 22 novembre fu dimesso e riprese ad allenare la sua squadra. Ma all'inizio del 2022 la malattia era tornata e lui, grande combattente, aveva continuato ad allenare il Bologna. Aveva deciso di lasciare per curarsi meglio ma ieri è arrivato l'annuncio della famiglia che ha spento anche l'ultima speranza. Il su sito Fb è stato invaso da messaggi di cordoglio da tutte le squadre di serie A e dai tanti giocatori di calcio. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero