Avezzano, medico aggredito durante una visita

Avezzano, medico aggredito durante una visita
AVEZZANO - È successo ancora: medico di guardia in servizio aggredito fisicamente da una padre di Avezzano in escandescenza. Sono le 24 quando la guardia medica riceve una...

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AVEZZANO - È successo ancora: medico di guardia in servizio aggredito fisicamente da una padre di Avezzano in escandescenza. Sono le 24 quando la guardia medica riceve una telefonata da parte di un genitore che chiede una visita per la figlioletta con la febbre alta. Il medico che risponde al telefono capisce subito la delicatezza della situazione e dopo un po' si è precipitato per la visita a domicilio considerando che si tratta di una bimba. Sul posto il camice bianco ha verificato la temperatura corporea della piccola e sembra che non corrispondesse alle affermazioni del padre. E da qui è nata una discussione dai toni abbastanza caldi che poi è degenerata in una aggressione. Il medico ha subito guadagnato l'uscio e ha fatto ricorso alle cure mediche del pronto soccorso dell'ospedale dove i sanitari gli hanno diagnosticato una prognosi di 10 giorni. Lo stesso il giorno dopo si è recato al Commissariato di Avezzano dove appunto ha raccontato l'accaduto e ha denunciato l'uomo per aggressioni e lesioni.



LA RICOSTRUZIONE
Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che l'episodio sia avvenuto nella notte tra sabato e domenica, quando un operaio avezzanese ha chiamato il medico di turno perché la propria figlia accusava febbre molto alta con forti dolori. Il dottore si è quindi recato all'abitazione dell'uomo, ma una volta sul posto, avrebbe riscontrato che la temperatura corporea della bambina fosse di 36.7 C°, non oltre il limite dei valori fisiologici.

A quel punto, il dottore nel referto finale avrebbe precisato che la visita non era da ritenersi urgente e la cosa avrebbe fatto inalberare il padre della bambina. Anzi l'uomo avrebbe invitato il medico ad uscire di casa e sul ciglio della porta lo avrebbe prima colpito sul volto e in seguito spinto a terra. Nella colluttazione sembra che sia scivolato anche il padre della bambina e sarebbe rimasto lievemente ferito, tanto da recarsi anch'egli al Pronto soccorso.
 

«Massima solidarietà al collega - sono le parole di un medico della guardia medica - Purtroppo questi fatti arrivano dopo un forte impegno in una fase d'emergenza molto intensa sotto tutti i punti di vista. Non bisogna mai dimenticare quanto i medici abbiano dato negli ultimi mesi. Speriamo, ad ogni modo, di poter essere dotati presto di tablet con Gps per poter dare l'allarme in caso di aggressioni. Auspico che possa esserci anche un costruttivo confronto interno per evitare che questi episodi capitino ancora in futuro. Tra l'altro c'è stata tolta anche l'indennità di rischio».

Gli operatori del servizio di guardia medica, infatti, si trovano a fronteggiare un debito, con la Regione Abruzzo, di quasi 70 mila euro ciascuno perché con una delibera di giunta è stato deciso di eliminare i 4 euro l'ora di indennità di rischio in formula retroattiva. Le guardie mediche abruzzesi si sono viste prima decurtare lo stipendio e poi hanno ricevuto la richiesta di recupero delle somme.
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Il Messaggero