Carabiniere massacrato di botte, la visita di Salvini ad Avezzano

Carabiniere massacrato di botte, la visita di Salvini ad Avezzano
E’ arrivato puntuale come un orologio Matteo Salvini ieri ad Avezzano. Alle ore 17,30 la piazza antistante al comune, piazza della Repubblica, era già piena:...

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E’ arrivato puntuale come un orologio Matteo Salvini ieri ad Avezzano. Alle ore 17,30 la piazza antistante al comune, piazza della Repubblica, era già piena: quattrocento persone la stima media della Polizia presente con agenti e dirigenti del Commissariato di Avezzano e della Questura dell’Aquila. Salvini ha immediatamente salutato i giornalisti ed ha spiegato il perché di questa visita improvvisa in città. «Era doveroso - ha risposto - dopo quello che è accaduto nella vostra città. Quelle botte al carabiniere proprio sono state incredibili». Andrà dai militari dell’Arma a testimoniare questa sua vicinanza? «Senza dubbio andrò a salutarli. Una vicenda significativa: certo la città ne ha sofferto ma, insomma tutta la nazione». E che ne pensa di questa massiccia presenza in zona degli extracomunitari? «Conosco bene la situazione: prendiamo Luco dei Marsi dove sono tantissimi: è come se nel nostro condominio fossero presenti più famiglie di stranieri che di italiani. Una disagio palmare. Certamente nessuno se la prende con chi lavora, con chi conduce una vita onesta con chi rispetta la legge. Ma quello che è accaduto ad Avezzano è significativo».


Poi la fuga al secondo piano del Palazzo di città a salutare il Commissario prefettizio Mauro Passerotti e poi il suo intervento dalle scale che precedono lo splendido fabbricato in stile liberty del palazzo municipale. Hanno introdotto il suo discorso il consigliere regionale Simone Angelosante, il vicepresidente della Regione Emanuele Imprudente poi il deputato Luigi D’Eramo e infine lui Matteo Salvini accolto da un lungo applauso. All’esordio una breve risposta ai trenta quaranta giovani contestatori presenti in piazza che hanno esposto un paio di cartelli con su scritto ”Mai con Salvini”. «Andatevi a comprare il monopattino che se ve lo rubano poi le forze dell’ordine ve lo ritrovano». Poi il riferimento chiaro al perché della visita: la vicinanza ai carabinieri e il riferimento al Governo nazionale entrando nel merito di due vicende squisitamente economiche: «Oggi stanno discutendo in commissione bilancio: ci sono otto milioni di cartelle esattoriali da riscuotere. Abbiamo chiesto di non essere esigenti di scendere al 15 per cento del valore e poi la cassa integrazione subito. Il 4 luglio torneremo in Abruzzo per manifestare proprio contro quelle cartelle esattoriali».


Poi un riferimento chiaro al candidato sindaco della Lega Tiziano Genovesi: «Conosco la situazione della città, il Commissario prefettizio è una ottima persona che ha gestito bene l’amministrazione ma noi vogliamo che si voti e subito». E ancora sui problemi di Avezzano «siamo contro la annunciata chiusura in città di una scuola parificata». Su altre questioncine come quella sanitaria (era presente l’assessore Nicoletta Verì) nessun accenno: splendidamente dribblato il problema che ha afflitto la Marsica con la chiusura dei pronto soccorso. Ma, insomma, non era quello il tempo né il luogo per affrontare un argomento del genere. Finito il breve discorso la lunga fila per le foto con la gente. Almeno un centinaio di persone hanno voluto portare con se il ricordo. La contestazione c’è stata, fino alla fine ma perfetto il servizio d’ordine organizzato da Polizia con i carabinieri, ottima la presenza in città che è stata attuata in maniera non certo prevaricatrice o invadente. Scortata ma cordiale oltre che relativamente breve e composta la sua visita in caserma dei carabinieri.
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Il Messaggero