Sposa la sua fidanzata dopo 15 anni e muore poche ore dopo: «Non ci fu nessun raggiro»

Sposa la sua fidanzata dopo 15 anni e muore poche ore dopo: «Non ci fu nessun raggiro»
Nessun raggiro, nessuna circonvenzione di persona incapace sul matrimonio civile celebrato qualche ora prima del decesso dello sposo. Lo ha stabilito la Corte d’Appello...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nessun raggiro, nessuna circonvenzione di persona incapace sul matrimonio civile celebrato qualche ora prima del decesso dello sposo. Lo ha stabilito la Corte d’Appello dell’Aquila. La vicenda giudiziaria ha riguardato un ingegnere aquilano di 56 anni, scomparso al termine di una lunga malattia nel luglio del 2013. Il giorno prima del decesso il professionista e F.L. convolarono a nozze e questo aveva scatenato la reazione dei fratelli dell'uomo che presentarono denuncia nei confronti della sposa, nonostante il matrimonio arrivasse dopo una convivenza di quasi 15 anni. L’accusa era anche di falso ideologico e concorso in falso di certificazione medica.


Insieme alla vedova, è stata confermata l'assoluzione (il Tribunale dell’Aquila, nella persona del giudicie Adolfo Di Zenzo aveva emesso sentenza assolutoria nell’aprile dello scorso anno) anche per il fratello dell'ingegnere, l’ufficiale di stato civile che aveva redatto un certificato ritenuto dal pm falso sotto il profilo ideologico e il medico che aveva attestato che il paziente era in grado di intendere e di volere il giorno prima del matrimonio. Nell’ambito delle indagini preliminari la Procura della Repubblica arrivò anche ad emettere un sequestro conservativo della considerevole somma di denaro di 1,5 milioni di euro.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero