Sta meglio M.B., il 17enne pestato a sangue sabato scorso, in via Piave, a Pescara, da un gruppo di ragazzi. Ieri, il giovane, che è ricoverato nel reparto di Chirurgia...
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elle ultime ore, i contorni della vicenda si sarebbero andati ulteriormente chiarendo così come la dinamica dei fatti. Da subito visionati i sistemi di videosorveglianza presenti in zona e ascoltati i testimoni oculari. E in quel momento, di gente in via Piave, cuore della movida, ce n'era tanta. A prestare aiuto al ragazzo in difficoltà però, soltanto i suoi amici che poi in motorino lo hanno accompagnato al pronto soccorso. Per i responsabili, le ore sono contate. Tutto sarebbe avvenuto in pochissimi minuti. Il 17enne, talento del basket (1,85 cm di altezza), passeggiando con gli amici per via Piave si sarebbe imbattuto nella ex fidanzatina in compagnia di un'altra comitiva e, in un attimo, forse per uno sguardo storto, si è scatenata la violenza. E' stato circondato, massacrato di botte, lasciato a terra sanguinante. Lesioni e fratture che da sei giorni lo costringono a stare in un letto d'ospedale. E da ieri, anche con una piastra di titanio nell'occhio.
L'intervento, effettuato nel pomeriggio e durato un'oretta, è perfettamente riuscito. E ora i familiari: la mamma, il papà, la sorella e i cugini sperano che si riprenda al più presto fisicamente e non solo, in modo da poter tornare alla sua vita di sempre. Quindi, a scuola, ma anche a quella che è la sua vera passione ossia il basket, in cui M.B. è un vero campione tanto da aver militato nella nazionale Under 18. Fra i primi a sostenerlo, ci son proprio i suoi compagni di squadra, quelli del Pescara Basket, con in testa il presidente Luca Di Censo, che non lo lasciano un attimo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero