Massacrato di botte e abbandonato sul lungofiume

Massacrato di botte e abbandonato sul lungofiume
Sarebbe dovuto ripartire ieri per l'Inghilterra dopo un breve soggiorno a Pescara per motivi di lavoro e invece da ieri mattina è ricoverato in prognosi riservata nel...

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Sarebbe dovuto ripartire ieri per l'Inghilterra dopo un breve soggiorno a Pescara per motivi di lavoro e invece da ieri mattina è ricoverato in prognosi riservata nel reparto di Neurochirurgia a causa di un trauma cranico facciale. Ha il volto tumefatto e lesioni alla testa, conseguenze quasi certamente di una brutale aggressione avvenuta nella notte in zona golena nord dopo una serata trascorsa a Pescara Vecchia. Vittima è un ingegnere 37enne di Burton on Trent. A trovarlo quasi in fin di vita nelle vicinanze del campo di calcetto della Pescarina sul lungofiume sono stati, intorno alle 7.30, alcuni operai di Attiva. Era riverso a terra, privo di conoscenza e coperto di sangue. E' stato dato quindi immediatamente l'allarme e l'uomo è stato soccorso dai sanitari del 118. Era in stato confusionale.


Inizialmente non ha saputo spiegare cosa gli fosse accaduto, poi in ospedale attraverso un'interprete ha detto soltanto di essere stato aggredito. Ma perché e da chi non è stato in grado di dire nulla. Non gli è stato sottratto niente, al momento del ritrovamento aveva con sé il portafogli con soldi, carte di credito e documenti. Sulla vicenda che ha assunto i contorni di un mistero sono in corso indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Pescara, coordinati dal maggiore Claudio Scarponi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero