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Era arrivato a duecento metri da casa quando la sua Toyota Rav 4 è letteralmente volata, complici un cordolo e l’alta velocità, schiantandosi contro la recinzione di cemento e metallo che delimita la carpenteria Marchionne: Marco Taraborrelli, 42 anni, è morto sul colpo, proiettato a sette metri di distanza, fuori dall’abitacolo dell’auto capovolta e distrutta.
L’incidente si è verificato verso le 4 dell’altra notte, lungo la Val di Foro, a Ripa Teatina. Nato a Pescara, un passato come portiere di calcio e allenatore, ristoratore a Villamagna fino ad aprile, quando il suo locale, lo “Storico Villamagna”, che gestiva con la moglie Katia da cui aveva divorziato, ha chiuso definitivamente i battenti, attualmente lavorava come geometra in un cantiere. Dopo aver trascorso il pomeriggio con i figli Christian e Leonardo, 9 e 12 anni, sabato sera era stato in una pizzeria a Francavilla.
Potrebbero averlo tradito un colpo di sonno o un attimo di distrazione: a quanto pare l’auto ha preso prima un guard rail ed è finita sulla corsia opposta dove c’è l’aiuola con un piccolo cordolo in cemento che, probabilmente, si è trasformato in un trampolino micidiale.
La salma è stata restituita ai familiari, il padre Luciano, la madre Adriana, la sorella Cristina, i figli, i funerali si terranno oggi alle 15.30 nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Pescara. Taraborrelli agli inizi degli anni duemila è stato uno dei portieri più quotati dell’intera Eccellenza abruzzese di calcio. Ha militato per tre anni alla Primavera del Pescara, a seguire Notaresco, Pergolese (Serie D marchigiana), tre anni a Miglianico, altrettanti a Ripa Teatina con una parentesi breve, ma prestigiosa nella Serie A greca con la maglia dell’Olimpiakos Pireo di Atene, dove trovò come allenatore Dimitrios Eleftheropoulos e calciatori del calibro di Karembeu, Ze Elias, Georgatos e Djordjevic.
Distrutti dal dolore il padre Luciano, la madre Adriana, la sorella Cristina, i figli. «Oggi il paese si è svegliato con un tonfo nel cuore, un tragico incidente ha spezzato la vita di Marco Taraborrelli giovane conosciutissimo in paese per i suoi trascorsi sportivi nel calcio a ottimi livelli - commenta il sindaco di Ripa Teatina, Roberto Luciani. Tutta la comunità si stringe al dolore della famiglia Taraborrelli». «Marco era un bravo ragazzo”,- dice Mauro Petrucci, medico ed ex sindaco di Ripa». Taraborrelli è il nipote di sua moglie, ed è stato fra i primi a ricevere la tragica notizia. Sui social c’è chi ricorda Marco come «il gigante buono», tanti i messaggi di cordoglio degli ex compagni di squadra, il sentimento prevalente di fronte alla sua morte è l’incredulità.
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