Mammarella, il portiere dell’AcquaeSapone intervistato dagli alunni di Cepagatti

Mammarella, il portiere dell’AcquaeSapone intervistato dagli alunni di Cepagatti
CEPAGATTI (PE) Un’altra mattinata piena di emozioni per Stefano Mammarella. Oggi il portierone dell’AcquaeSapone Unigross è stato ospite della Scuola Media di...

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CEPAGATTI (PE) Un’altra mattinata piena di emozioni per Stefano Mammarella. Oggi il portierone dell’AcquaeSapone Unigross è stato ospite della Scuola Media di Cepagatti per essere intervistato dagli alunni delle classi seconde nell’ambito di un progetto di lingua italiana dedicato proprio alla tecnica dell’intervista.


Tantissime le domande e le cusiorità dei giovani studenti, tutti preparatissimi con tanto di ricerche stampate da internet, partite viste in tv o al PalaSantaFilomena, quindi tutte molto pregnanti e competenti. Più che a scuola, a Mammarella è sembrato di partecipare ad una conferenza stampa di livello internazionale.

“Qual è il trofeo più bello che hai vinto?”, “Hai riti scaramantici prima di una gara?”, “Quali obiettivi hai per il futuro?”, “Quanti viaggi hai fatto grazie allo sport?”, “Come coniughi la vita privata e quella sportiva?”, e così via fino a far volare due ore di chiacchierata tra applausi e sorrisi, prima di firmare una lunga serie di autografi e mettersi in posa in mezzo ai ragazzi. Stefano Mammarella ha come sempre riscosso un successo straordinario, ricordando in ogni occasione agli alunni di Cepagatti l’importanza del sacrificio, del rispetto per compagni e avversari, l’umiltà di rimettersi in discussione e condividere le vittorie, anche le più belle, con le persone care e con la propria squadra. “Per me i compagni sono una seconda famiglia, passo più tempo con loro che con i miei figli…”, ha ribadito ai giovani studenti prima di andare via. Tanti ragazzi hanno preso appunti sul diario: il sabato pomeriggio, d’ora in poi, appuntamento nel vicino PalaSantaFilomena di Chieti per andare a tifare l’AcquaeSapone Unigross e il portiere teatino, idolo dei giovani abruzzesi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero