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Da tre giorni ormai nevica abbondantemente sulla Marsica: la perturbazione ha coinvolto i comuni del Fucino e i monti circostanti. Il clou si è raggiunto ieri quando il sindaco di Ovindoli nonché consigliere regionale Simone Angelosante ha gettato la spugna e in un documento ufficiale, tra l’altro postato anche su Facebook, scrive testualmente: «Aggiornamento condizioni Ovindoli: abbondantissima nevicata in corso impianti sciistici chiusi, strada statale chiusa da Celano, anello della Magnola chiuso e ricordo che siamo ancora in zona rossa. Invito pertanto fermamente a non venire ad Ovindoli». L’appello rivolto anche a chi possiede la seconda casa su quei monti e avesse eventualmente deciso di trascorrere lì la festività della Befana.
Ma la situazione è complessa anche per la viabilità ordinaria. E infatti per raggiungere Ovindoli occorre per forza passare per Celano ma Angelosante avverte chiaramente che la strada è chiusa. Il fatto che anche l’anello attorno agli impianti sia impraticabile evidenzia pure che la zona Rovere e Roccadimezzo (dove i maestri di sci ieri si esibivano in slalom tra le case e in mezzo alle stradine del centro storico) siano raggiungibili solo dopo il passaggio degli spazzaneve. Ma altri episodi testimoniano la crisi che sta videndo il comprensorio.
Ieri un mezzo pesante si è bloccato all’interno del passaggio a livello di Tagliacozzo per superare il quale occorre effettuare una leggera curva. Sono intervenuti protezione civile, carabinieri e Polizia per rendere di nuovo percorribile la ferrovia prima dell’arrivo dei treni della Pescara - Roma. Ma anche ad Avezzano la situazione è critica. Il Comune ha attivato il piano neve mettendo in campo 21 mezzi per la pulizia delle strade, lo spargimento del sale e il ripristino della viabilità. Il sindaco Gianni Di Pangrazio ha emanato un’ordinanza con la quale ha attivato il Coc anche per le attività emergenziali legate al rischio neve e ai dissesti idrogeologi. Il primo cittadino con l'ordinanza ha, inoltre, disposto il transennamento di Strada 10 e Strada 11 a ridosso del Fucino, nonché di via Sant’Onofrio, dove sono precipitati alcuni massi.
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