Ortona, l'addio a Letizia uccisa dal marito: la madre sviene due volte dietro la bara

Ortona, l'addio a Letizia uccisa dal marito: la madre sviene due volte dietro la bara
Sviene per due volte dietro la bara della figlia, ammazzata dal marito. Dramma nel dramma ieri ad Ortona durante il funerale di Letizia Primiterra. La mamma, nonostante lo...

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Sviene per due volte dietro la bara della figlia, ammazzata dal marito. Dramma nel dramma ieri ad Ortona durante il funerale di Letizia Primiterra. La mamma, nonostante lo strazio, è riuscita a dire addio in chiesa alla donna che ha pagato con la vita la stretta amicizia con Laura, accoltellata a sua volta Francesco Marfisi.


Il corteo funebre è partito alle 9.30 da via Fiume, a due passi dalla parrocchia. Qui, in un appartamento al secondo piano del civico 6, Letizia viveva con Francesco. Quando in strada arriva la bara, mamma Lidia accusa un malore e sviene. Crolla sull’asfalto, piegata dal dolore. I nipoti l’aiutano a rialzarsi: dopo un po’ la donna si riprende e viene accompagnata in chiesa dal carro funebre. Sul sagrato Lidia si sente male una seconda volta. Entra in chiesa sostenuta a fatica dai parenti, e si siede in prima fila.

In centinaia affollano i banchi, qualcuno resta fuori. Nell’omelia don Celestino Verna non fa riferimenti diretti alla tragedia e non pronuncia mai il nome di Letizia. «Bisogna evitare la sofferenza e l’ingiustizia e mettersi nelle mani di Dio - dice il parroco -. Ma non c’è nessun peccato che non possa essere perdonato». È quasi impossibile trattenere le lacrime quando una delle cugine di Letizia legge una lettera ai piedi dell’altare. «C’è sempre stato tra noi un affetto profondo e silenzioso - dice la ragazza -. Ci legavano storie di famiglie, storie particolari, che ci hanno unite perché sei buona, generosa. Soprattutto, sei una persona semplice. È una qualità così rara, la semplicità. E forse tu lo eri troppo, come sono semplici quelli troppo buoni».


Se oggi fosse stata qui - è convinta la cugina - Letizia avrebbe ringraziato «i figli, per averle reso la vita più bella; i nipoti, per le emozioni uniche e per l’affetto; i genitori, che le hanno donato il meglio». «A chi non ti ha conosciuto davvero - conclude la giovane - dico che sei una donna che, in tutti i suoi pazienti silenzi, ha mostrato intelligenza, comprensione, discrezione ed eleganza d’animo. Sei dolce, Letizia. E a loro rispondo come avresti fatto tu: con il silenzio». Dopo un lungo applauso, la bara lascia il sagrato di San Giuseppe. L’ultimo pensiero papà Iziano lo dedica, su Facebook, a Laura Pezzella: «Ha avuto la sola colpa di raccogliere un’amicizia vera». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero