Litiga con la moglie e spara in aria due colpi di pistola: arrestato

Litiga con la moglie e spara in aria due colpi di pistola: arrestato
Spara colpi di pistola in aria, a scopo intimidatorio, a seguito di un violento litigio con la propria compagna: arrestato. Scena da Far west è quella che si è...

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Spara colpi di pistola in aria, a scopo intimidatorio, a seguito di un violento litigio con la propria compagna: arrestato. Scena da Far west è quella che si è verificata ad Alba Adriatica (Teramo) domenica notte: a finire in manette, a opera dei carabinieri della locale compagnia, è stato un uomo di 36 anni - N.B. già noto alle forze dell'ordine - residente nell'Ascolano, ma dimorante nella cittadina costiera teramana. L'episodio, che poteva avere conseguenze ben peggiori, è avvenuto vicino alla zona di via Lombardia.

Secondo la ricostruzione effettuata dai militari dell'Arma, tra marito e moglie è scoppiata una lite furibonda all'interno dell'abitazione, nel corso della quale il 36enne ha esploso due colpi di pistola in aria, sembrerebbe per intimidire proprio la convivente, un donna di 46 anni del posto. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa terrorizzati, che hanno prima sentito le urla, poi hanno udito gli spari. I residenti hanno immediatamente avvertito i carabinieri, subito intervenuti: una volta sul posto sono riusciti a mettere fine alla lite bloccando l'uomo. Dopo aver appurato che la convivente non aveva era stata ferita, i militari hanno recuperato la pistola, una "Smith e Wesson", calibro 38, risultata in seguito, nel corso dei controlli, rubata a Roma nel 1978. L'uomo deteneva l'arma in maniera illegale ed è stato accusato di detenzione e porto abusivo di armi comuni da sparo, ricettazione e accensione ed esplosioni pericolose.

Il 36enne, dopo aver esploso alcuni colpi in aria, e prima dell'arrivo dei carabinieri, aveva provato invano a disfarsi dell'arma, nascondendola lungo la linea ferroviaria e ridosso di via Lombardia. Dopo il ritrovamento della pistola, i carabinieri hanno provveduto a perquisire l'abitazione, nel corso della quale sono stati recuperati 6 bossoli esplosi, calibro 38, e altre tre inesplosi. L'arrestato, già noto alle forze dell'ordine per reati contro la persona e contro il patrimonio, dopo le formalità di rito, è stato condotto nel carcere di Castrogno, a Teramo, su disposizione del pubblico ministero di turno, Monia Di Marco, della procura di Teramo, che coordina le indagini sull'accaduto. L'arresto è stato poi convalidato ieri mattina: disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari nell'abitazione di Colonnella, dove l'uomo ha il domicilio, con l'obbligo del braccialetto elettronico.
 

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Il Messaggero