Ha mandato in ospedale un uomo riuscendo a colpirlo con grande precisione ai genitali, ma adesso dovrà rispondere di quel gesto in Tribunale. Imputata di esercizio...
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La vicenda risale ad aprile del 2018. Quel giorno, stando al racconto dell’artigiano che poi ha denunciato l’anziana (lei difesa dall’avvocato Gianfranco Franchi), sarebbe stato aggredito alle spalle mentre si trovava sul retro del suo furgone "con la schiena china verso l’interno", come si legge nel capo d’imputazione. All’improvviso sarebbe, quindi, stato raggiunto "da un violento colpo contro i genitali", sferrato dalla vecchietta alta meno di un metro e sessanta, presente ieri in udienza preliminare, tanto da causare all’imbianchino "un trauma testicolare con prognosi iniziale di 8 giorni, poi aumentata fino al 21 maggio", ossia di altri 29 giorni, "necessitante di trattamento chirurgico", si specifica sempre nel capo d’imputazione.
Per la difesa si tratterebbe di una ricostruzione, quella sostenuta dalla parte offesa, tutta da dimostrare adesso in dibattimento perché se è vero che il cagnolino ormai non c’è più, il suo piccolo guinzaglio esiste ancora. Non è chiaro, infatti, se il colpo sia partito quel giorno dalla parte del manico oppure dalla parte del gancio dopo che la 76enne avrebbe prima liberato dal guinzaglio il proprio cane per centrare l’imbianchino incontrato per strada e colpito, così come riportato nel capo d’imputazione, "al fine di esercitare il preteso diritto al pagamento di una somma di denaro, potendo ricorrere al giudice", cosa che già in precedenza era stata fatta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero