Sulmona, Listeria negli alimenti: la Asl sospende un centro di cottura

Sulmona, Listeria negli alimenti: la Asl sospende un centro di cottura
Il servizio non è stato interrotto, anche se non c’era ieri la pesante incombenza delle scuole, chiuse per le vacanze, che rappresentano la parte più...

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Il servizio non è stato interrotto, anche se non c’era ieri la pesante incombenza delle scuole, chiuse per le vacanze, che rappresentano la parte più consistente della fornitura. Ma di certo i pasti somministrati dalla Ep, la società di refezione che fornisce numerose strutture pubbliche del territorio di Sulmona, non provenivano dal centro di cottura ufficiale, quello cioè che viene richiesto ad ogni gara e che deve avere una distanza massima dal luogo di distribuzione dei pasti.

Il Sian, ovvero il servizio igiene degli alimenti e della nutrizione, della Asl ha infatti sospeso l’altro giorno il centro di cottura della Ep che si trova lungo la strada provinciale Nolfese nel territorio di Pratola Peligna. Dai tamponi ambientali effettuati all’interno della struttura, infatti, è emersa la positività al Listeria Monocytogenes, un batterio che può provocare una malattia infettiva, la Listeria, tanto subdola quanto pericolosa, specie nei neonati, nelle donne incinte (con potenziali danni al feto), negli anziani e più in generale nei soggetti immunodepressi, tanto da poter causare setticemia o meningite. Una patologia non da poco, considerando l’utenza servita dalla Ep: dall’ospedale di Sulmona, alla clinica San Raffaele, al centro disabili di Pratola, alla casa di riposo di Santa Chiara, fino a due terzi delle scuole di Sulmona e quelle di Prezza.

Il provvedimento, "con effetto immediato e fino a ripristino delle condizioni di sicurezza", è stato adottato mercoledì scorso a seguito degli esiti delle analisi effettuate dall’Istituto zooprofilattico di Teramo che, insieme al Sian, aveva eseguito un controllo nelle cucine della Ep lo scorso 16 marzo. A seguito dei tamponi ambientali è emerso che il batterio era presente nelle cucine e da qui potrebbe aver contaminato il cibo, al quale può “attaccarsi” (specie su pesce affumicato, carni, formaggi a pasta molle, ortaggi crudi) anche dopo la cottura e durante le operazioni di confezionamento. 

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Il Messaggero