Un sospetto caso di legionella sta allarmando la sanità teramana e gli uffici della prefettura cittadina, dopo il ricovero in ospedale di un'impiegata con i sintomi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dalla corsia del nosocomio trapela poco, tranne che gli esami a cui sarebbe stata sottoposta l’impiegata hanno confermato il sospetto di infezione da legionella attraverso l’analisi.
La paziente è stata sottoposta a profilassi, con specifiche dosi di antibiotico, mentre il personale della Asl di Teramo e dell’Arta abruzzese hanno effettuato il lavoro di ricerca della provenienza del batterio. Com’è noto, infatti, la legionella o “malattia del legionario”, non si trasmette da uomo a uomo, ma viene contratta attraverso la respirazione di particelle di acqua contaminata, spesso attraverso i soffioni delle docce ma anche dai rubinetti così come dagli impianti di condizionamento o dai nebulizzatori. Per questo motivo, i prelievi di campioni hanno interessato in particolare il luogo di lavoro, con gli uffici della prefettura e le strutture igieniche e gli split dei condizionatori sottoposti ad attenta verifica. Analogamente, anche l’abitazione dove vive l’impiegata è stata sottoposta a sopralluogo da parte dei tecnici. La situazione attuale è sotto controllo, si affrettano a dire negli ambienti sanitari del Mazzini, dove la donna sotto esame è ricoverata nel reparto di pneumologia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero