Laurea inventata, gli sms dello studente suicida: invitava gli amici alla festa

Laurea inventata, gli sms dello studente suicida: invitava gli amici alla festa
Sarà l'autopsia - insieme ad ulteriori accertamenti sui dati del telefonino - a cancellare gli ultimi dubbi, ove mai ce ne fossero, sulla morte dello studente pescarese...

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Sarà l'autopsia - insieme ad ulteriori accertamenti sui dati del telefonino - a cancellare gli ultimi dubbi, ove mai ce ne fossero, sulla morte dello studente pescarese di 23 anni iscritto alla Facoltà di Giurisprudenza a Bologna. Il ragazzo aveva invitato parenti e amici nel capoluogo felsineo per festeggiare la laurea, ma le prime indagini sul caso hanno consentito di scoprire che le cose stavano diversamente: lo studente non aveva completato il percorso accademico, aveva anzi ancora esami da sostenere.

Il senso di vergogna per una situazione vissuta come un fallimento personale deve aver sopraffatto l'animo già fragile del ragazzo. Il suo corpo era stato ritrovato venerdì nel fiume Reno, nell'area di un cantiere autostradale dell'A14 a Borgo Panigale. A dare l'allarme è stato uno dei tecnici che ha posato lo sguardo su un cappellino grigio. Il ragazzo si sarebbe gettato dal Pontelungo alle 7 di mattina. Nei primi istanti si era pensato a un delitto ma i riscontri dai messaggi trovati nel telefonino del giovane, hanno spinto gli inquirenti ad accreditare l'ipotesi del gesto volontario. Una notizia dolorosissima, per i genitori e la famiglia tutta, che ha suscitato sgomento e cordoglio anche nella comunità pescarese. Numerosi sui social i commenti di incredulità, di dolore ma anche di sconcerto per l'incapacità di genitori e figli di dialogare: in tanti si sono immedesimati nella famiglia e nel ragazzo, evidenziando il dramma personale che un senso di fallimento può scatenare e che basterebbe poco - una parola - per alleviare.
 

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Il Messaggero