Diecimila foto di minori nel computer schedati per età e prestazioni: accusato un 24enne

L’inchiesta dopo la segnalazione di un’agenzia statunitense specializzata. L’accusato aveva una vita apparentemente normale e proviene da una buona famiglia

Diecimila foto di minori nel computer schedati per età e prestazioni: accusato un 24enne
Quando hanno aperto la porta di casa tutto pensavano tranne di trovarsi davanti agenti della polizia postale che erano lì per arrestare il loro figlio di 24anni che,...

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Quando hanno aperto la porta di casa tutto pensavano tranne di trovarsi davanti agenti della polizia postale che erano lì per arrestare il loro figlio di 24anni che, secondo le accuse, avrebbe una doppia vita: ragazzo incensurato di buona famiglia ma anche presunto pedofilo capace, dice l'accusa, di conservare ne computer 10mila foto di minori schedati in base all’età o in base alla tipologia del rapporto sessuale.


Ora su questa vicenda il sostituto procuratore de L’Aquila, titolare del fascicolo, Roberta D’Avolio ha chiuso le indagini preliminari, dopo aver letto la relazione degli investigatori della polizia postale dell’Aquila (diretti da David Palmieri) frutto di attività di verifica del materiale informatico portato via nell’ambito dell’attività di inchiesta che nell’agosto dello scorso portò all’arresto (ai domiciliari) di A.D.A. , 24 anni, con le accuse di detenzione o accesso di materiale pedopornografico.


BIMBI SFRUTTATI
A dare il via all’attività di indagine una segnalazione giunta agli investigatori da parte di una agenzia nazionale americana specializzata nella ricerca di bambini scomparsi e sfruttati. Increduli i genitori del giovane nel non aver compreso di aver vissuto per molto tempo con un figlio che schedava  immagini dal contenuto pedopornografico sulle quali anche la giustizia italiana non fa sconti. Gli investigatori della polizia postale avevano portato via il cellulare e il computer di proprietà del 24enne all’interno del quale erano stati custoditi ben 16 gigabyte di immagini con minori in atteggiamenti espliciti dal punto di vista sessuale. Dopo aver trascorso la notte nella camera di sicurezza della questura il ragazzo (assistito di fiducia dall’avvocato Riccardo Lopardi) era stato posto agli arresti domiciliari. Un giovane, incensurato, di buona famiglia, irreprensibile sul posto di lavoro ma a quanto pare, capace, secondo l’accusa, di conservare qualcosa come 10mila foto di minori schedati in base all’età o in base alla tipologia del rapporto sessuale.

LA DIFESA


Ora il giovane indagato potrà decidere di farsi interrogare oppure presentare memorie difensive. Già in fase di indagini preliminari, il legale aveva eccepito la genericità della contestazione che a suo dire prevede tre ipotesi di reato, la mancanza del pericolo di fuga e della reiterazione del reato visto che a suo parere si sarebbe potuto procedere all’inibizione di accesso all’utilizzo di internet. Tra gli aspetti sollevati dalla difesa anche quello relativo ai  minori immortalati nelle foto incriminate e possedute dal giovane. Secondo l’avvocato quelle in cui è immortalato lo stesso minore in più scatti, andrebbero scorporate dal numero complessivo del materiale oggetto dell’inchiesta.
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Il Messaggero