Lanciano, Porta San Biagio torna all'antico splendore: l'unico accesso storico alla città

Lanciano, Porta San Biagio torna all'antico splendore: l'unico accesso storico alla città
Dopo oltre un anno di lavori l'antica Porta San Biagio a Lanciano è tornata a risplendere, per la prima volta tutta illuminata, dopo lavori di consolidamento e restauro...

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Dopo oltre un anno di lavori l'antica Porta San Biagio a Lanciano è tornata a risplendere, per la prima volta tutta illuminata, dopo lavori di consolidamento e restauro (foto Andrea Colacioppo). L'unica porta di accesso alla città, e anche la principale sulle nove porte medievali che erano presenti, è l'antico simbolo di Lanciano risalente al XII secolo.

Il costo dell'opera è di 300 mila euro finanziati dalla Regione Abruzzo. Il progetto dell'architetto Adele Di Campli è stato arricchito anche da due percorsi pedonali, ugualmente illuminati con faretti incassati nel selciato, che da Porta San Biagio conduce alla sottostante strada provinciale via per Frisa e al parcheggio laterale. L'illuminazione scenografica è stata voluta dalla Sovrintendenza che ha imposto di preservare forma e materiali. All'accensione erano inoltre presenti il sindaco Mario Pupillo, il vice Giacinto Verna, la funzionaria di zona della Soprintendenza Emanuela Criber e la dirigente dei lavori pubblici Luigina Mischiatti. Dopo l'accurato restauro Porta San Biagio è tornata al suo antico splendore. Formata da un arco a sesto acuto e costruita nella tipica pietra dorata in uso a Lanciano i lavori su porta S. Biagio hanno interessato pulizia, recupero e consolidamento dell'apparato murario, mattoni e pietra, in avanzato stato di disfacimento. Rifatta anche la pavimentazione, con sampietrini. Sistemati poi i sottoservizi fognari e per la raccolta delle acque bianche e nere. I due percorsi sono stati realizzati in acciottolato, come richiesto dalla Soprintendenza, perché contestualizzante dell'ambito monumentale per tipologia, materiali e forma, pertanto è stato utilizzato anche porfido e il perlatino di Pacentro, proveniente dall'unica cava della pietra della Maiella rimasta. 

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Il Messaggero