Lanciano, nasce il partito nazionale dei rom: «Puntiamo a un seggio in Parlamento»

Giulia Rocco, presidente del partito dei Rom Lanciano, nasce il partito nazionale dei rom: «Puntiamo a un seggio in Parlamento» (foto Andrea Colacioppo)
 Un partito nazionale che rappresenti il popolo Rom e Sinti fondato da donne attiviste abruzzesi e molisane e che ha radici a Lanciano, dove l’atto è stato fatto...

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 Un partito nazionale che rappresenti il popolo Rom e Sinti fondato da donne attiviste abruzzesi e molisane e che ha radici a Lanciano, dove l’atto è stato fatto il 4 dicembre. Mistipè, che in romanì significa rispetto e solidarietà, è il logo della rappresentanza politica che mira a un seggio in Parlamento, ma che in Abruzzo ha già esperienza amministrativa con consiglieri comunali eletti a Sulmona, Franco Di Rocco, ingegnere, e ad Avezzano con Pasqualina Morelli. Per le imminenti comunali a Lanciano si vedrà se la lista verrà fuori.



«Il nostro è innanzitutto un partito nazionale, pensato da 2 anni - spiega la presidente Giulia Di Rocco, assistente legale e mediatrice scolastica, membro del Forum Rsc istituito dall’Unar al Ministero delle Pari Opportunità, membro dell’Iru – International Roma Union che rappresenta i Rom al Consiglio d’Europa e Onu, Commissario per la Politica e la Democrazia in Italia per i Rom e Sinti - Siamo impegnate per la tutela dei diritti umani e nella lotta antidiscriminazione. Mistipè nasce dall’esigenza di combattere l’odio razziale contro rom e sinti in Italia, sempre più crescenti. In Italia anche gli immigrati sono stati eletti e rappresentati. Quanto alle nostre radici non dimentichiamo che l’Unione dei Rom abruzzesi e molisani è di antico insediamento, presenti già dal 1300, e vogliono dare dignità al popolo Rom e Sinti, considerato straniero a casa propria e che troppo spesso viene usato come capo espiatorio per i mali italiani». Per gli aspetti culturali che resistono contro questo popolo transazionale la Di Rocco si sente una cittadina di serie Z, come zingara, appunto.

 

 

«Sono italiana – aggiunge la presidente - ma a livello burocratico sulla carta di identità non mi è riconosciuta l’appartenenza alla mia etnia culturale e linguistica, si continua a subire tutte le discriminazioni ad essa legate. Specie noi donne siamo ancora viste e considerate per le gonne che indossiamo. Abbiamo invece molti aderenti laureati e inseriti nella società. Mistipè è la risposta alla soluzione di un problema che non è più soltanto culturale e sociale bensì politico che mancava in Italia. Tutti hanno diritto ad avere una rappresentanza politica». Ecco dunque il programma che mira al riconoscimento di minoranza linguistica, inclusione sociale e scolastica, parità di uomo e donna, lotta alla discriminazione e odio. Vice presidente di Mistipè è Virginia Morello, segretario lo studente Anthony Guarnieri, tesoriere Concetta Sarachella, stilista e presidente dell’associazione Rom in Progress. Estraneo al partito si dice al momento Santino Spinelli, in arte Alexian.

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Il Messaggero