Incinta e con un contratto di prova è stata assunta a tempo indeterminato

Melissa Palmieri, abruzzese di 31 anni: «Il 13 giugno andrò in maternità, sono felice di diventare mamma, di aver potuto conservare il mio lavoro, di lavorare con una grande azienda che dà valore alle persone, senza alcuna forma di discriminazione, e che è davvero al passo con i tempi»

Incinta e con un contratto di prova è stata assunta a tempo indeterminato (foto Andrea Cilacioppo)
Maternità a lavoro, a volte finisce a lieto fine. E’ il caso della storia di Melissa Palmieri, sposata, 31 anni, di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti,...

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Maternità a lavoro, a volte finisce a lieto fine. E’ il caso della storia di Melissa Palmieri, sposata, 31 anni, di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, segretaria di un’azienda che gestisce laboratori di analisi cliniche in vari comuni, che rimasta incinta non solo non perde il posto di lavoro, ma trova che, otre che prolungarglielo, la sua azienda trasforma il rapporto lavorativo, che era tempo determinato, a tempo indeterminato. Una storia che ora Melissa ha voluto rendere pubblica. Lei lavora con un contratto a termine. Nel mese dello scorso dicembre scopre di essere incinta. E’ chiaro che il pensiero corra subito al suo lavoro con contratto a termine che scade tra qualche messe, anche pensando a certe situazioni di donne che per essere riamaste incinte hanno perso il lavoro.

IL RACCONTO
«Voglio raccontare la vicenda della quale sono stata protagonista – dice Melissa - affinché possa essere di buon auspicio per tutte le donne che decidono di diventare madri. Ero assunta nel laboratorio analisi di Villa Santa Maria dalla Cerba Health Care con un contratto di prova, in scadenza a fine maggio. A dicembre scorso scopro, inaspettatamente, di essere incinta. Decido di parlarne con i miei responsabili aziendali che si sono mostrati subito disponibili nei miei confronti. Ma non solo. Prima della scadenza naturale del rapporto lavorativo, mi hanno rinnovato il contratto, e questa volta a tempo indeterminato. Nonostante le mie assenze dal lavoro in questo ultimo periodo, in quanto la mia gravidanza ha necessità di controlli continui». Davvero una bella storia, in tempi in cui diventare mamma sembra quasi incompatibile con il lavoro di una donna.

 

Portala all’attenzione pubblica, come ha fatto Melissa, senza dubbio può diventare un esempio nei rapporti tra lavoratrici e aziende e può dare coraggio a tutte quelle donne che hanno timore di annunciare una gravidanza al proprio datore di lavoro. «Voglio ringraziare davvero di cuore i miei responsabili, nello specifico Claudio Cesare Constantinescu, regional executive officer dell’azienda, Michela Iezzi, coordinatrice dei laboratori in Abruzzo, e Massimo Zerbini dell’area manager, che hanno mostrato grande umanità nei miei confronti – conclude Melissa Palmieri – e tutta la Cerba Health Care per la completa disponibilità nei miei riguardi. Il 13 giugno andrò in maternità, felice di diventare mamma, di aver potuto conservare il mio lavoro, di lavorare con una grande azienda che dà valore alle persone, senza alcuna forma di discriminazione, e che è davvero al passo con i tempi».

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Il Messaggero