L’Aquila, un super ufficio per ricostruire le scuole

L’Aquila, un super ufficio per ricostruire le scuole
L’AQUILA - L’idea è quella di un ufficio per la ricostruzione delle scuole di supporto al Comune dell’Aquila, sotto il coordinamento di Invitalia ma...

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L’AQUILA - L’idea è quella di un ufficio per la ricostruzione delle scuole di supporto al Comune dell’Aquila, sotto il coordinamento di Invitalia ma è tutto da definire ancora anche perché le norme restano quelle previste dal codice degli appalti senza deroghe. Scuole che giacciono ancora in un limbo a dieci anni dal terremoto del 2009.


E proprio su questa ipotesi di lavoro si è tenuta in gran segreto una riunione a Palazzo Fibbioni tra il sindaco della città Pierluigi Biondi e Fabrizio Curcio, già capo del dipartimento nazionale di Protezione Civile e da ottobre 2019 capo dipartimento di Casa Italia e della struttura di missione per il sisma 2009.

Ricostruzione privata, pubblica e soprattutto delle scuole, questi i temi sul piatto. Un incontro per valutare insieme evidentemente le problematiche che ancora insistono relativamente alla ricostruzione perché uno degli obiettivi per il 2020 sarà proprio quello di superare l’impasse che ha caratterizzato la ricostruzione pubblica in città e in particolare quella delle scuole aquilane.

I numeri del resto sono impietosi. Soltanto per due scuole sono partiti i lavori: Mariele Ventre e scuola di Arischia. L’intesa di realizzare questo “super ufficio” sarebbe emersa nel corso della riunione operativa tra il sindaco e Curcio, visto uscire alla spicciolata dal Comune assieme al titolare dell’Ufficio Speciale per la ricostruzione Salvo Provenzano. “Sulla ricostruzione privata - ha detto Curcio al tg Rai regionale - stiamo andando avanti rapidamente e quindi confidiamo che i tempi immaginati vadano avanti.

La ricostruzione pubblica - ha proseguito - va finalizzata bene e su tutto certamente c’è la parte scolastica”. Uno dei temi più cari al sindaco Biondi e sul quale il primo cittadino sta pungolando tutti già da tempo è quello del rifinanziamento della ricostruzione. Un appello lanciato anche nella conferenza di fine anno del sindaco assieme all’assessore Fabrizi e al titolare dell’Usra.


Nel 2020 scadranno i finanziamenti dell’allora governo Renzi del 2015. “Se è vero - ha detto il sindaco alla Rai - che secondo la relazione al Parlamento ci sono ancora più di un miliardo di euro disponibili, è altrettanto vero che sono due anni che non si fa la programmazione della pubblica e quindi una volta fatti gli impegni si capirà come quel miliardo verrà asciugato e di molto e ci sarà necessità del rifinanziamento quindi ”. Su questo aspetto Fabrizio Curcio ha assicurato che si farà in modo di presentare quelle che sono le economie e le risorse che serviranno perché, ha ribadito, portare a termine la ricostruzione è un interesse di tutti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero