Droga, violenze, atti persecutori: maxi operazione di Polizia e carabinieri, coinvolti 13 minorenni

Maxi operazione di Polizia e Carabinieri, 13 arresti all'Aquila. Sono minorenni
L'AQUILA - Questa mattina personale del Comando Provinciale dei Carabinieri di L'Aquila e della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila ha eseguito...

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L'AQUILA - Questa mattina personale del Comando Provinciale dei Carabinieri di L'Aquila e della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila ha eseguito congiuntamente 13 misure cautelari, nell'ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L'Aquila.

Le 13 misure cautelari si suddividono in 6 custodie in carcere e 7 collocamenti in comunità.

Sono il culmine di una complessa attività di indagine che ha riguardato oltre 30 indagati nemaggiorenni e minorenni, accusati di reati gravi quali atti persecutori, violenze, estorsioni, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, soprattutto all'interno del centro storico, sollevando un importante allarme sociale.

Secondo gli inquirenti si tratta di uno spaccato particolarmente allarmante dal quale è scaturita la necessità di un intervento repressivo.

La nazionalità degli indagati è varia: arrivano dai paesi balcanici, dal Nordafrica ma anche dall'Italia, a conferma del fatto che il disagio minorile non ha una specifica origine geografica.

Come ha specificato il procuratore presso il Tribunale per i Minorenni dell'Aquila, David Mancini, "la repressione è intervenuta per evitare conseguenze estreme e più gravi, ma l'obiettivo primario deve tendere al reinserimento dei giovani nel circuito sano della società". 

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Il Messaggero