L'Aquila, parco del Sole: il restyling che divide

L'Aquila, parco del Sole: il restyling che divide
«Il parco è stato riaperto per garantire intanto la fruibilità ai cittadini, ma è chiaro che alcuni lavori andranno completati». L'assessore...

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«Il parco è stato riaperto per garantire intanto la fruibilità ai cittadini, ma è chiaro che alcuni lavori andranno completati». L'assessore all'Ambiente Emanuele Imprudente risponde così alle polemiche nate in relazione al restyling del parco del Sole dell'Aquila, presentato ieri alla città. In molti hanno infatti criticato la riqualificazione del parco giudicandola incompleta, contestando la mancata ristrutturazione della casetta degli alpini, transennata in attesa dei lavori, e le condizioni di degrado del vicino laghetto.


«La casetta è di proprietà della Regione e si deve perfezionare l'accordo transattivo per far sì che diventi proprietà. Una volta fatto bisognerà trovare canali di finanziamento nei fondi della ricostruzione per poterla ristrutturare - spiega Imprudente - Allo stesso modo andranno trovati canali di finanziamento per la casetta degli artisti che ospiterà i camerini degli artisti».

Per quanto riguarda la pulizia del laghetto l'assessore aggiunge: «Abbiamo dato una prima ripulita, ma è chiaro che dovrà esserne realizzata una più completa. Vorrei precisare, però, che il laghetto è stato area di cantiere durante tutto il periodo di lavori. I lavori di pulitura saranno comunque realizzati nelle prossime settimane». Tra le contestazioni, anche quella dell'assenza di un punto di ristoro dove bere una bibita o prendere un gelato per i bambini.

«Stiamo pensando anche a questo - precisa - Esiste un masterplan, che parte da non ricordo quale mandato di Cialente, che prevedeva un bar e un ristorante, oltre a un'area di aggregazione culturale, dove si trovava l'ex serra e dove oggi c'è la struttura in acciaio. Stiamo lavorando per rimodulare gli spazi sociali e per creare anche un punto di ristoro». Dure le critiche anche per quanto riguarda il taglio delle piante che alcuni aquilani hanno contestato, come quelle all'ingresso del parco. «Quelle piante sono state tagliate prima dell'inizio dei lavori dell'Eni, quando non ero neppure assessore prosegue Il parco ospita oltre 200 nuove piante e siepi che ovviamente adesso dovranno crescere. Il parco avrà un impianto arboreo di valenza superiore. C'erano comunque molte piante malate e pericolanti che andavano necessariamente tagliate», prosegue Imprudente.


L'assessore sottolinea l'importanza di un intervento che ha ridato alla città «un parco cui gli aquilani sono molto legati, perfetto per le famiglie e i bambini e ideale per gli eventi, fruibile alle persone con disabilità motoria e sensoriale, grazie alla collaborazione tra Eni e l'ufficio del disability manager del Comune. Vorrei solo ricordare a chi fa polemiche le condizioni del parco anche prima del terremoto». «Si tratta di polemiche sterili fatte tanto per il gusto di farle conclude Noi ci siamo e stiamo lavorando per restituire alla città un luogo completo. Mancano ancora alcune cose che comunque saranno realizzate nel corso del tempo», conclude. 
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Il Messaggero