L’Aquila, OpenData: accordo tra Comune e Gssi per banca dati

L’Aquila, OpenData: accordo tra Comune e Gssi per banca dati
L’AQUILA - Monitorare il terreno sismicamente grazie ad una mappatura con drone di tutto il territorio comunale e dei Comuni del cratere ma anche informare sul...

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L’AQUILA - Monitorare il terreno sismicamente grazie ad una mappatura con drone di tutto il territorio comunale e dei Comuni del cratere ma anche informare sul commercio, sulle zone a rischio alluvione e altre note di servizio, nell’ottica di una città trasparente, moderna e inclusiva. Servizi tecnologici che faranno parte della banca dati OpenData L’Aquila realizzata grazie all’accordo quadro sottoscritto da Comune dell’Aquila e Gran Sasso Science Institute.


Da tempo Comune e Gssi, come ha sottolineato l’assessore Carla Mannetti, collaborano per la realizzazione della Smart City per implementare un modello di città intesa come insieme di infrastrutture, servizi e dinamiche sociali capaci di migliorare la qualità della vita del cittadino, delle imprese e dei lavoratori.

Le aree tematiche sono dieci: ambiente, commercio, cultura, mobilità e trasporti, energia, sicurezza, bilanci, territorio, turismo e ricostruzione. I dati sono del Comune ma alcuni sono stati raccolti dal Gssi con l’ausilio di quelli della protezione civile e degli uffici speciali della ricostruzione di cui il Gssi ha ringraziato i titolari. Una prima versione di OpenData L’Aquila con piattaforma web accessibile al pubblico sarà disponile entro il 30 novembre e verrà presentata nel corso del festival della partecipazione. Sarà gestita, manutentata e aggiornata periodicamente.

“La chiave di lettura - ha detto l’assessore Mannetti - è quella di garantire l’accessibilità e la trasparenza dei dati, siamo partiti da OpenData ricostruzione che ha avuto molto successo per l’elaborazione di questa ulteriore banca dati. L’Università ha condiviso con noi i contenuti”. Il rettore del Gssi Eugenio Coccia ha ribadito il concetto che l’istituto di eccellenza è nato per essere uno stimolo e per collaborare alla costruzione di una città moderna ed europea della conoscenza con l’innovazione che deve essere una delle caratteristiche più importanti. “Si potrà vedere - ha detto Coccia - lo stato della ricostruzione e ci sarà una quantità di dati notevole che saranno resi pubblici e che renderanno un servizio ai cittadini importante, contribuendo a rendere migliore la qualità della loro vita”.

Il coordinatore del progetto è il professore Roberto Aloisio. “Dalla mappatura fatta si potranno avere indicazioni - ha detto - per allarme alluvioni ad esempio, si potrà fare una simulazione dei terremoti e abbiamo ricostruito il sottosuolo che è il più conosciuto d’Europa. Tramite un modello tridimensionale del sottosuolo appunto i cittadini potranno scegliere un terreno, una faglia, inserire l’intensità possibile e verificare lo spostamento atteso sotto il proprio palazzo o su una struttura di interesse”.


L’Aquila dovrà essere la città con il maggior grado di trasparenza. Si potrà vedere anche il livello di rioccupazione del centro storico da parte di attività o uffici per capire cosa va incentivato e cosa no. Anche i dati per i trasporti saranno essenziali per capire come migliorare i servizi. 
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Il Messaggero