L’Aquila, Convitto: ai lavora a progetto di rilancio

L’Aquila, Convitto: ai lavora a progetto di rilancio
L’AQUILA - A neanche un mese dalla riapertura dopo lo sforzo notevole messo in campo con le famose borse di studio assegnate al Convitto nazionale per garantirne la...

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L’AQUILA - A neanche un mese dalla riapertura dopo lo sforzo notevole messo in campo con le famose borse di studio assegnate al Convitto nazionale per garantirne la sopravvivenza, sono già tantissime le attività intraprese ed organizzate dalla preside Serenella Ottaviano per rendere l’istituzione scolastica sempre più al centro della città con incontri, dibattiti e iniziative.


Entro la fine dell’anno però, e questo è l’aspetto più significativo, uscirà dal cilindro anche un progetto di rilancio del Convitto per l’anno prossimo e per gli anni a venire, per renderlo appetibile all’esterno, consapevoli che non si può agire di anno in anno e in emergenza come è accaduto per quest’anno quando ci si è salvati in extremis. Un progetto che, chiaramente, va valutato con gli attori interessati, per cui entro la fine dell’anno ci saranno degli incontri con l’ufficio scolastico regionale per capire la fattibilità dei progetti che si hanno in mente e, in questo discorso, saranno coinvolte come afferma la preside Ottaviano, anche istituzioni culturali e società sportive del territorio. La salvezza del Convitto sembrava insperata.

La preside l’allarme lo aveva lanciato da tempo. Invece oggi ci sono 43 convittori iscritti (si è superato dunque il numero previsto per legge) e ben 23 semi convittori. Da questi è arrivata una grandissima risposta. Le attività che fanno sono dal pranzo allo studio pomeridiano passando per le attività ludico ricreative sino ad arrivare alla merenda. Nonostante la distanza dal centro della struttura che oggi è in Via Ficara in un musp i numeri sono buoni.

Dietro il risultato decisamente c’è stato il grande lavoro dell’ufficio scolastico regionale della dottoressa Antonella Tozza a livello locale e della dottoressa Giovanna Boda a livello nazionale. Parallelamente la preside Ottaviano ha già attivato e programmato diversi appuntamenti al Convitto. Cittadinanza attiva con la presenza dell’alfiere della Repubblica Bernard Dika e altro che è in cantiere. La Ottaviano è riuscita pure ad ottenere dei kit dal Ministero con materiale didattico. Il 21 novembre in agenda c’è un incontro con “Future is now”, si parlerà di bullismo e saranno organizzate officine di idee ma non solo, grazie a “Scuole Belle” verrà ripittata la struttura.


L’idea che sarà portata avanti è quella di collegarsi sempre più al territorio aprendo sin da oggi una riflessione inter istituzionale che coinvolga città e territorio sul futuro. Le borse di studio per convittori e semi convittori, per tutti come la preside voleva, hanno permesso a tanti che non potevano permetterselo di frequentare la struttura per l’anno in corso ma è chiaro che non si può navigare e vista e va individuato un percorso virtuoso per riportare la struttura al centro delle attività cittadine, così come è stato per tanti anni quando era il punto di incontro di tanti studenti. Una migliore collocazione potrebbe alimentare maggiore appeal.
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Il Messaggero