Rapina in piazza Duomo: arrestata la baby gang

Tre ragazzi, due minori e un 18enne, arrestati per l’aggressione a due fratelli: prelevati con la forza portafoglio e carta. Indagati altri cinque giovani connazionali

Rapina in piazza Duomo: arrestata la baby gang
Un forte legame di gruppo, consolidato e diretto nel prevalere nei confronti di altri gruppi. Così, in sintesi, il gip del Tribunale per i Minori de L'Aquila, si...

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Un forte legame di gruppo, consolidato e diretto nel prevalere nei confronti di altri gruppi. Così, in sintesi, il gip del Tribunale per i Minori de L'Aquila, si è espresso in un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per due minorenni (assistiti dall’avvocato Silvia De Santis) e un terzo ragazzo, da poco diventato maggiorenne irreperibile, tutti di origine egiziana, accusati di aver aggredito e rapinato in piazza Duomo nel novembre scorso, due fratelli albanesi.


A far scattare le manette ieri i carabinieri della Sezione operativa della Compagnia. Tutti, a vario titolo, sono ritenuti responsabili di concorso in rapina, lesioni personali aggravate e indebito utilizzo di una carta di pagamento elettronico. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due fratelli albanesi poco più grandi degli aggressori e perfettamente integrati in città, erano stati presi di mira e accerchiati da un gruppo di giovani egiziani ospiti presso una casa famiglia, quindi colpiti con calci, pugni e colpi di bastone, infine derubati di un portafoglio contenente i documenti personali e una carta di debito. Lo strumento di pagamento elettronico, dopo poco, era stato utilizzato dagli assalitori per sostenere piccoli pagamenti presso esercizi commerciali in Piazza Duomo. Da uno degli “alert” sulle transazioni ricevuto sul telefono cellulare del titolare era stato possibile risalire al negozio e a chi aveva pagato. Le testimonianze e le telecamere hanno poi chiuso il cerchio sul terzetto che, avrebbe agito con altri 5 connazionali, tutti minorenni, indagati.



All’esito delle operazioni di arresto dei due minorenni, l’uno rintracciato all’Aquila, l’altro invece a Firenze, sono stati condotti presso le strutture dell’amministrazione penitenziaria per i minorenni.
 

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Il Messaggero