Asl, attacco hacker russo: «A rischio anche i dati sanitari del boss Matteo Messina Denaro»

I pirati informatici ieri sera hanno pubblicato nel dark web screening dati sensibili che riguardano bambini malati e trapianti

Asl, attacco hacker russo: «A rischio anche i dati sanitari del boss Matteo Messina Denaro»
Pirati informatici russi dietro il massiccio attacco al server della Asl dell’Aquila con sottrazione di un patrimonio di dati sensibili stimati in circa 550 gigabyte. Tra...

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Pirati informatici russi dietro il massiccio attacco al server della Asl dell’Aquila con sottrazione di un patrimonio di dati sensibili stimati in circa 550 gigabyte. Tra questi, ovviamente, potrebbero esserci anche quelli legati alle cure oncologiche a cui è sottoposto il boss Matteo Messina Denaro. Una circostanza evidenziata dal Movimento 5 Stelle, dai consiglieri regionali Giorgio Fedele e Pietro Smargiassi i quali, a domanda dei cronisti, non hanno ovviamente potuto escludere la circostanza pur sottolineando il concetto cardine della necessità di ripristinare i servizi per i 300 mila abitanti della provincia. Da quanto si è appreso, però, le cartelle cliniche del boss sarebbero state archiviate in modalità cartacea, mentre a rischio ci sarebbero analisi del sangue ed esami diagnostici (come le Tac).


Il management Asl, sentito dagli investigatori, ha smentito, per ora, contatti ufficiali con i criminali informatici che anche ieri sera hanno pubblicato nel dark web screening, dati che riguardano bambini e trapianti. Mentre la Asl procede freneticamente a ripristino della rete informatica e con i servizi (a cominciare, parzialmente, dai servizi Cup) di pari passo procedono le investigazioni da parte degli esperti informatici: polizia postale dell’Aquila, di Pescara, del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic) con sede a Roma. Gli esperti sono propensi a ritenere che a creare scompiglio tra cittadini siano stati pirati informatici russi. Costoro in poche ore si sono resi responsabili di interruzione di pubblico servizio, accesso abusivo ad un sistema informatico e danneggiamento dello stesso sistema. Ma non è tutto. Infatti oltre ad aver aperto la caccia ai criminali, gli investigatori della polizia postale sono alla ricerca di chi (anche semplici curiosi cittadini) entrando nel “Deep Web” abbia a loro volta estrapolato e aperto file contenenti dati sanitari per condividerli oppure anche per visionarli semplicemente. Un azzardo per il quale si rischia l’incriminazione di ricettazione, essendo il materiale posto dai criminali alla visione del pubblico, provento di furto. Gli investigatori stanno minorando siti e blog. 


La Procura dell’Aquila ha evitato di sequestrare l’intero server della Asl per scongiurare ulteriori ritardi nel ripristino dell’attività. Ad Avezzano gli investigatori hanno effettuato una copia dei dati di un server non violato. Materiale che dovrà essere ancora preso in visione. Intanto la Asl ha comunicato che sono riprese le attività di prenotazione delle prestazioni (Cup) tra l’altro potenziate nei tre presidi Asl oltre al centro di prenotazione call center dell’Aquila. La Asl nel frattempo ha provveduto ad adottare una modalità organizzativa che facilita le richieste registrate, con priorità alle prenotazioni in classe Breve, da erogare entro 10 giorni, e in classe Differibile da erogare entro 60 giorni.
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Il Messaggero