L’Aquila, 99 muri: progetto contro graffitismo selvaggio

L’Aquila, 99 muri: progetto contro graffitismo selvaggio
L’AQUILA - Un progetto “99 muri” finalizzato al contrasto del graffitismo selvaggio e alla promozione dei murales, ma che siano autorizzati. A presentarlo il...

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L’AQUILA - Un progetto “99 muri” finalizzato al contrasto del graffitismo selvaggio e alla promozione dei murales, ma che siano autorizzati. A presentarlo il consigliere di Forza Italia Giancarlo Della Pelle con il supporto di Roberto Junior Silveri, Ferdinando Colantoni e Vito Colonna. Oltre a questo ci sarà un manuale di educazione civica che verrà distribuito nelle scuole. Negli ultimi tempi spesso si sono ritrovati palazzi appena restaurati imbrattati così come sono stati selvaggiamente deturpati i giochi per i bambini al parco del sole riaperto da poco. Della Pelle ha spiegato che non si vuole dare semplicemente un divieto, piuttosto si vogliono sensibilizzare i giovani proponendo questa forma d’arte nel rispetto della città laddove possibile dando loro la possibilità di esprimersi. Il progetto riguarderà muri comunali e ad indicarli sarà l’amministrazione con un manifesto che riporterà la scritta “muro libero”. Il numero dei 99, fortemente simbolico, è anche perché ogni consigliere compresi sindaco e presidente potrà indicare tre muri arrivando appunto a questa cifra. Saranno scelti anche spazi nelle frazioni. In città ci sono esempi di murales ben fatti e autorizzati come quello, ad esempio, della grande aquila nel sottopassaggio della Fontana Luminosa il cui autore di recente è scomparso assieme alla fidanzata nella tragedia del Pollino in Calabria. Il progetto sarà sottoposto alla commissione di arredo urbano e probabilmente si chiederà a loro di valutare le opere presentate in quanto ci saranno dei parametri da rispettare. Chi imbratta, vale la pena ricordarlo, è punibile dai 14 anni di età. Non mancano esempi e sanzioni comminate quando i responsabili sono stati “pizzicati”. Il Comune non avrà costi. Per il momento il progetto si aprirà agli aquilani ma nulla esclude che possano essere coinvolti universitari o artisti provenienti da fuori.

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Il Messaggero