Killian morto a 3 anni nell'incidente. Il funerale: «Angioletto, prega per noi»

Killian morto a 3 anni nell'incidente. Il funerale: «Angioletto, prega per noi»
Arrivano interrottamente sul sagrato della chiesa di Santo Stefano, a Turrivalignani (Pescara). A piccoli gruppi, in silenzio. In molti tengono in mano un fiore bianco che poi...

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Arrivano interrottamente sul sagrato della chiesa di Santo Stefano, a Turrivalignani (Pescara). A piccoli gruppi, in silenzio. In molti tengono in mano un fiore bianco che poi appoggeranno accanto alla piccola bara. C’era tutto il paese, ieri, ai funerali di Killian De Luca, il bimbo di tre anni che ha perso la vita in un tragico incidente mercoledì scorso a Rosciano, su via della Bonifica, mentre viaggiava sull’auto di famiglia con la madre, lo zio e la sorellina Swami, di sei anni. «Ci sono circostanze in cui mancano le parole. Oggi è un giorno di questi – dice il parroco Don Nicola Caravaggio, nel corso dell’omelia – Il 25 giugno del 2017 eravamo qui, in questa chiesa, per il battesimo di Killian e non ci saremmo mai aspettati, solo tre anni dopo, di dargli l’ultimo saluto”. Poi si rivolge ai genitori, alla mamma Martina D’Alessandro stretta alle braccia del marito Marco De Luca, mentre il loro pianto composto e inconsolabile riecheggia in una chiesa piena all’inverosimile. “La morte ha bussato alla vostra porta e voi non eravate pronti. È arrivata all’improvviso portando in paradiso il nostro piccolo angelo. Tutta la comunità vi è vicina con la preghiera che è rifugio per l’anima».


Poi arrivano le domande, inevitabili davanti ad una tragedia così grande. Perché Dio ha permesso che fosse rubata questa piccola vita? «È nell’ordine delle cose che i figli piangano la scomparsa dei propri genitori, ma non ilcontrario. Il modo più eloquente per comprendere questa tragedia - dice ancora Don Nicola – è lo strazio di questa famiglia. Amate la vita, non andate a cercarla nell’alcol, nella droga, nel fumo. Ti accolgano in paradiso gli angeli, i martiri, tutti i bimbi che sono morti prima di te. Prega per noi, piccolo angioletto». Mentre i canti delle suore di Brecciarola accompagnano una funzione raccolta, c’è tutto il paese fuori e dentro la chiesa. Ci sono i familiari, stretti intorno al papà Marco De Luca che sorregge sua moglie, ci sono amici, conoscenti, il sindaco Gianni Placido. Ci sono i bimbi e le insegnanti delle scuole dell’infanzia e primaria di Turri. Sono proprio le maestre di Killian, Rita, Raffaella, Roberta ed Emanuela a voler salutare la piccola bara bianca con la foto del piccolo. «Ti ricorderemo con quell’espressione gioiosa e serena, quando con il tuo zainetto rosso entravi all’asilo. Vorremmo poterti abbracciare e gioire del tuo sorriso ancora una volta. Non ci sarà gioco o canzone che non faremo senza di te. È stato meraviglioso conoscerti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero