Avezzano, il pugile Di Berardino era andato a richiedere un prestito: accoltellato da tre rom

Avezzano, il pugile Di Berardino era andato a richiedere un prestito: accoltellato da tre rom
Il pugile Ivan Di Berardino, campione italiano massimi nel 2018, sarebbe  andato a Caruscino di Avezzano per richiedere a una  famiglia rom un prestito che non era stato...

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Il pugile Ivan Di Berardino, campione italiano massimi nel 2018, sarebbe  andato a Caruscino di Avezzano per richiedere a una  famiglia rom un prestito che non era stato onorato: dopo poco è scoppiato un litigio e uno dei tre rom ha estratto un coltello colpendo il 38enne.


La Polizia di Avezzano ha  fermato e denunciato per tentato omicidio tre rom, R. S., E.S., R.S. (l'ultimo indagato solo per lesioni), e non si esclude che nei prossimi giorni il procuratore Andrea Padalino chieda dei provvedimenti restrittivi nei confronti dei responsabili al Gip del tribunale di Avezzano.

Il pugile, Ivan Di Berardino, 38 anni, avezzanese - a Montichiari l’8 dicembre 2018, battendo Fabio Tuiach, conquistò il titolo italiano dei massimi - è stato accoltellato al fianco e al ventre al culmine di una lite. E' ancora in gravissime condizioni all’ospedale dove è stato trasportato dall’ambulanza del 118. Il fatto è avvento ad Avezzano, in località Caruscino, davanti ad una villetta di una famiglia rom. I medici del reparto di Chirurgia dell’ospedale di Avezzano hanno operato per diverse ore l’uomo che, seppur in prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di vita. Di Berardino è ancora in attività e a ottobre scorso in una competitiva trasferta in Germania, contro l’ucraino Vladyslav Sirenko, non ce l’ha fatta.

Picchiato anche un nipote che lo accompagnava e che ha riportato ferite in diverse parti del corpo e per questo è stato medicato al Pronto soccorso. Drammatic a la telefonata arrivata  al 118. «Correte, mio zio è molto grave» ha gridato un voce. E quando l’ambulanza e l’automedica sono giunte sul posto hanno subito compreso che non si trattava di un falso allarme. A terra, ferito gravemente, si trovava infatti il 38enne colpito da due coltellate all’addome e al fianco, era sotto choc. I sanitari del 118 hanno trasportato d’urgenza il ferito all’ospedale dove è stato prima stabilizzato e poi sottoposto a intervento chirurgico: la lama gli ha provocato una profonda ferita all’intestino e al polmone, le sue condizioni sono ancora molto serie. L’uomo è tutt’ora ricoverato in ospedale. 


Intanto anche il pugile, assistito dal suo legale Antonio Pascale, è stato denunciato per evasione e sanzionato per il Decreto legge “Io Resto a casa”. Il pugile, non nuovo è queste incursioni, l’anno passato era finito in carcere per essere andato all’Aquila con la sua auto, sprovvisto di patente, per andare a trovare la ex compagna, con cui ha avuto una figlia che vive con il padre ad Avezzano. Era stata la donna a segnalare la sua presenza ai carabinieri che lo hanno arrestato, sempre per evasione e posto ai domiciliari.
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Il Messaggero