Bud Spencer, il premier Conte, il maestro Ennio Morricone, la protesta afroamericana, il cattivo di American Psyco in Covid edition. Sono alcuni dei mondi dove ha spaziato la...
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E così su una parete grigia di via Milano è comparso uno Spiderman molto suggestivo ispirato alla protesta afroamericana sull’ingiustizia razziale e rilanciato sui social (Ipman Facebook e Instagram) con la scritta “Non riesco a respirare”. Il bavaglio sulla bocca assomiglia a una mascherina ed è facile associarla al soffocamento che tutti dobbiamo sopportare a causa del Covid-19. «Si coglie il doppio senso, ogni lettura segue la propria sensibilità» dice Ipman. Per disegnare il premier Conte, alle prese con il Mes, si è ispirato al Monopoli (il poster è all’area di risulta, stazione di Pescara). Per omaggiare Ennio Morricone Ipman ha pescato dal film “Il buono, il brutto e il cattivo” (il murale è al distretto sanitario di via Rieti). Sulla spiaggia di Francavilla al Mare troneggia Patrick Bateman con la mascherina di Hello Kitty. «Volevo rendere buffo un film molto violento» dice Ipman.
Diplomato in grafica e stampa pubblicitaria e con un lavoro in un’azienda abruzzese dell’alta moda, Ipam vive con la mamma a Francavilla, è innamorato della street art che ha affinato nei sui viaggi all’estero, e si ispira a Banksy, writer inglese considerato uno dei maggiori esponenti della street art, la cui vera identità rimane ancora sconosciuta, e le sue creazioni valgono milioni di euro e sono spesso oggetto di furto come la “Ragazza che piange”, dipinta in ricordo delle vittime del terrorismo su una porta del Bataclan di Parigi, trafugata in Francia e ritrovata in Abruzzo, nascosta in un vecchio casolare del Teramano, pronta per essere venduta. Da due anni Ipman pensa e crea queste edicole moderne che fanno capolino in zone anonime della città. «Dopo il lavoro - dice - quando sento l’ispirazione creo un bozzetto che poi riproduco con le bombolette su carta, sono poster che resistono all’acqua e alle intemperie, ma possono essere rimossi agevolmente, l’arte non è vandalismo, sia chiaro».
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Il Messaggero