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Stava svolgendo le classiche attività quotidiane nel centro per disabili che frequentava. Stava camminando, all'aperto, insieme ad un operatore che l'assisteva, per spostarsi da una palazzina all'altra, quando, all'improvviso, si è accasciato per un malore ed è deceduto.
È successo ieri mattina, intorno alle 11, all'Anffas Lanciano, che ha sede a Santa Maria Imbaro. La vittima è Marino Cericola, giovane di Paglieta, di 30 anni. Inutili i soccorsi, che sono stati immediati e sono stati prestati dai medici e dagli operatori della struttura.
È stato allertato il 118, ma le manovre dei sanitari per rianimarlo non sono servite. L'elicottero partito da Pescara è tornato indietro senza poter fare alcun tipo di intervento. Per il ragazzo non c'è stato nulla da fare. All'inizio si è pensato che poteva essere stato un boccone rimasto in gola ad ucciderlo, ma poi la ricognizione esterna della salma, effettuata sul posto, ha eliminato ogni dubbio: un infarto è stata la causa della morte.
Sul posto i carabinieri di Fossacesia e della compagnia di Ortona che hanno eseguito i rilievi di legge, su disposizione della Procura di Lanciano. Il sindaco di Santa Maria Imbaro, Maria Giulia Di Nunzio, appresa la notizia, si è precipitata all'Anffas e si è trovata di fronte al dramma: «Un dispiacere immenso - ha detto -. Cordoglio alla famiglia e all'Anffas». La salma è stata restituita alla famiglia per poter organizzare i funerali.
Il Messaggero