Indennità di disoccupazione non dovute, la Finanza denuncia dieci persone

Indennità di disoccupazione non dovute, la Finanza denuncia dieci persone
La Guardia di Finanza di Lanciano ha scoperto un articolato sistema di frode ai danni dell’Inps per ottenere sussidi previdenziali ed assistenziali in mancanza dei previsti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Guardia di Finanza di Lanciano ha scoperto un articolato sistema di frode ai danni dell’Inps per ottenere sussidi previdenziali ed assistenziali in mancanza dei previsti requisiti. Denunciate dieci persone. Le indagini delle Fiamme Gialle si sono concentrate su un professionista titolare di uno studio commerciale già da tempo inattivo che, attraverso la creazione “a tavolino” di falsa documentazione, permetteva a terze persone di ottenere l’assegno previdenziale destinato a coloro che sono rimasti privi di occupazione lavorativa a seguito di licenziamento.


In particolare, mediante la predisposizione ad hoc di falsi documenti, buste paga false e altri artifizi, lo studio commerciale aveva simulato rapporti di lavoro di brevissima durata e retribuzioni fittizie, cui seguiva una comunicazione di licenziamento. Di conseguenza l’Inps aveva emesso mandati di pagamento mensili delle indennità di disoccupazione “Naspi” (nuova assicurazione sociale per l’impiego) a favore di almeno nove soggetti per un totale di oltre trentamila euro.

I riscontri eseguiti dalla Guardia di Finanza di Lanciano hanno permesso di ricostruire il meccanismo fraudolento e di individuare tutti i percettori delle indennità, che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria, in concorso, per truffa aggravata ai danni dell’Ente previdenziale. Inoltre, a conclusione delle indagini e valutati i presupposti, il Gip presso il Tribunale di Lanciano Massimo Canosa, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore titolare del fascicolo, disponeva il sequestro preventivo di circa 34.000 euro, pari al totale delle indennità indebitamente percepite dagli indagati.
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero