Incidenti, ciclista morto per colpa della frana: condannati tre dipendenti della Provincia

Incidenti, ciclista morto per colpa della frana: condannati tre dipendenti della Provincia
Tre condanne per la morte del ciclista 57enne ascolano Marino Urriani. La sentenza di primo grado, emessa ieri a Teramo, arriva dopo sette anni e stabilisce una...

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Tre condanne per la morte del ciclista 57enne ascolano Marino Urriani. La sentenza di primo grado, emessa ieri a Teramo, arriva dopo sette anni e stabilisce una responsabilità nei confronti dei tre, all’epoca tutti dipendenti della Provincia, finiti a processo per omicidio colposo.

Una vicenda che si è trascinata a lungo e che dopo le motivazioni potrà essere appellata. Era l’11 novembre del 2016 quando lungo la strada provincia della Bonifica, la 1B, ad Ancarano, Urriani si andò a schiantare contro un camion fermo. Il grosso mezzo aveva arrestato la corsa perché lungo quella strada dal 2013 c’era una frana che non era stata rimossa, né tantomeno segnalata. Pochi istanti prima del ciclista, l’autista del camion si era fermato per consentire, nel restringimento di carreggiata, il passaggio di un altro mezzo che procedeva in direzione opposta.

Il ciclista purtroppo non ha fatto in tempo a frenare dopo una curva in un tratto in discesa e l’impatto, violentissimo, è stato inevitabile. Quel giorno Urriani non indossava il casco, che tuttavia non è obbligatorio, ma anche dai successivi accertamenti disposti dalla procura sarebbe emerso che comunque non gli avrebbe salvato la vita visti i traumi riportati. Secondo l’accusa, quindi, i tre imputati sarebbero tutti responsabili, a vario titolo, della mancata manutenzione di quel tratto di strada provinciale dove si è verificato l’incidente mortale e dove, appunto, tre anni prima dell’evento si era verificata una frana che aveva provocato un restringimento di carreggiata che impediva il passaggio contemporaneo di due mezzi e sul quale, però, nessuno era intervenuto per segnalarlo. 

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Il Messaggero