Inchiesta Il Vate, la segretaria dell'ex assessore De Fanis chiede il patteggiamento

La Zingariello in tribunale
PESCARA - Lucia Zingariello, ex segretaria dell'ex assessore...

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PESCARA - Lucia Zingariello, ex segretaria dell'ex assessore regionale alla Cultura Luigi De Fanis, ha chiesto il patteggiamento nell'ambito dell'inchiesta «Il Vate», sulle presunte tangenti nel settore cultura della Regione Abruzzo, che vede imputate altre quattro persone, oltre a Zingariello e allo stesso De Fanis, che devono ridpondere, a vario titolo, dei reati di concussione, corruzione, peculato, abuso, truffa, induzione indebita a dare o promettere utilità e falso in atto pubblico. Zingariello, assistita dall'avvocato Tommaso Navarra, ha chiesto di patteggiare sulla base di una pena di un anno e undici mesi. Il pm Giuseppe Bellelli ha già espresso parere favorevole, ma l'ultima parola spetterà al gup del tribunale di Pescara, Nicola Colantonio. Nel corso dell'udienza odierna il pm Bellelli ha chiesto la trascrizione di una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, e di una ulteriore intercettazione, relativa ad una conversazione privata tra De Fanis e la sua segretaria, eseguita dalla stessa Zingariello. Sia De Fanis che gli altri quattro imputati, ovvero Ermanno Falone, rappresentante legale dell'associazione Abruzzo Antico,Rosa Giammarco, in qualità di responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo, Rocco Masci, presidente della Ars Associazione Culturale Musicale e Antonio Di Domenica, imprenditore, saranno giudicati con il rito ordinario. L'udienza è stata rinviata al prossimo 16 luglio per un difetto di notifica nei confronti di Masci. Il procedimento giudiziario mira a fare luce sulle modalità di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale n.43/73, che disciplina l'organizzazione, l'adesione e la partecipazione a convegni ed altre manifestazioni culturali. Le indagini, condotte dal Corpo Forestale dello Stato, guidato dal commissario Annamaria Angelozzi, hanno preso il via dalla denuncia dell'imprenditore dello spettacolo Andrea Mascitti. Per questa vicenda l'ex assessore De Fanis ha trascorso quattro mesi agli arresti domiciliari.
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Il Messaggero