Coronavirus, imprenditrice salva 40 posti di lavoro con la produzione di mascherine trasparenti

Coronavirus, imprenditrice salva 40 posti di lavoro con la produzione di mascherine trasparenti
Ha riconvertito in tempi record la sua produzione, utilizzando il suo know how per evitare la cassa integrazione prima e il licenziamento dei 40 dipendenti dopo. E così...

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Ha riconvertito in tempi record la sua produzione, utilizzando il suo know how per evitare la cassa integrazione prima e il licenziamento dei 40 dipendenti dopo. E così grazie alla sua Techno Mask, Cinzia Di Zio, imprenditrice di 46 anni di Montesilvano che lavora nel settore della moda per brand come Armani e Luis Vuitton, ha inventato una mascherina trasparente che migliora la comunicazione delle persone che hanno necessità di vedere il labiale. Una intuizione che oggi riceve il premio Angi 2020, giunto alla terza edizione e promosso dall'Associazione nazionale giovani innovatori.

La consegna dei riconoscimenti avverrà a Roma in modalità da remoto, e tra gli ospiti di quest'anno ci saranno anche l'attrice Elena Sofia Ricci, premiata per aver interpretato nel recente film di Rai Fiction la scienziata Rita Levi Montalcini, Massimo Ghini, Lorella Cuccarini. Tra le 22 realtà innovative protagoniste, c’è anche la mascherina inventata dall’imprenditrice abruzzese.

«Techno Mask - spiega Cinzia Di Zio - è il marchio registrato da Blue Italy, l’azienda che ho fondato sei anni fa e che si trova a Montesilvano. L’idea di una mascherina trasparente è nata in pieno lockdown, quando il terrore di dover fermare la nostra azienda, che produce tessuti tecnici, altamente innovativi, per brand del lusso, ci ha spinto a trovare delle soluzioni alle mascherine chirurgiche, oltretutto difficili da realizzare con la carenza di alcune materie prime. Così attingendo dalle nostre conoscenze, dai materiali innovativi e sostenibili che utilizziamo sempre, abbiamo realizzato questa nuova generazione di mascherine, pensate per essere indossate senza disagi e per durare nel tempo».

La mascherina premiata è la Crystal, completamente trasparente, ideata per rispondere al requisito di riconoscimento facciale, indispensabile in diversi ambienti di lavoro, che facilita la lettura del labiale. Disegnata inoltre in modo da non occludere le vie respiratorie, la mascherina è lavabile, confortevole e si trasforma in un vero e proprio scudo protettivo. 

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Il Messaggero