Hacker all'ospedale, il giallo della richiesta di riscatto

Hacker all'ospedale, il giallo della richiesta di riscatto
Mentre il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, rompe il silenzio «doveroso mentre si stanno attuando le azioni di difesa», per dire che ritiene...

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Mentre il governatore dell'Abruzzo, Marco Marsilio, rompe il silenzio «doveroso mentre si stanno attuando le azioni di difesa», per dire che ritiene «particolarmente criminale un attacco ai sistemi informatici in una azienda sanitaria, attacco che rischia di mettere in pericolo la salute e la vita dei cittadini e dei pazienti», a cinque giorni di distanza dall'incursione hacker che ha mandato in tilt la Rete di tutta l'Asl, dell'Aquila con gravi ripercussioni sull'attività ospedaliera, resta ancora avvolto nel giallo uno degli aspetti cruciali: i cyber criminali hanno chiesto o no un riscatto dopo il furto dei dati sensibili?

Secondo fonti accreditate, alcune interne all'Asl stessa, i pirati del Web non avrebbero ancora quantificato cifre e modalità di pagamento. Sulla pagina del "gruppo Monti", la galassia dietro la quale si celano gli hacker, accessibile solo dal "Deep Web" (la porzione di Internet non indicizzata dai motori di ricerca), si parla di «nostre richieste» e di accordi da trovare, pena la pubblicazione di dati sensibili relativi alla salute dei pazienti, ma anche informazioni sui dipendenti. Ovviamente la Polizia Postale è al lavoro su tutti gli aspetti, compresi quelli relativi alla verifica della veridicità delle minacce e compresa l'ipotesi di una "talpa" interna all'azienda, su cui si stanno facendo controlli.

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Il Messaggero