Hacker alla Asl, in cento pronti a chiedere i danni per il furto dei dati

Hacker alla Asl, in cento pronti a chiedere i danni per il furto dei dati
Come era prevedibile, il caso dell'attacco hacker contro l'Asl dell'Aquila ha avuto i primi risvolti di natura legale. Sono arrivate le diffide dei cittadini...

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Come era prevedibile, il caso dell'attacco hacker contro l'Asl dell'Aquila ha avuto i primi risvolti di natura legale. Sono arrivate le diffide dei cittadini all'Azienda sanitaria sui gravi disagi provocati all'attività ospedaliera. Diffide che potrebbero condurre, potenzialmente, a istanze di risarcimento per danni.

Al momento sono circa un centinaio i cittadini che si sono rivolti agli avvocati per inviare diffide legali con lo scopo di ottenere dall'Asl «informazioni dettagliate sulla sottrazione dei propri dati personali, genetici, biometrici e sanitari nonché sulla possibilità di ripristinare/ricostruire i detti dati anche al fine di sapere se la Asl sia in grado di ricostruire la storia clinica dei pazienti per finalità terapeutiche».

Sulla emergenza legata all'attacco hacker che il 3 maggio scorso ha sostanzialmente cancellato il sistema informatico della Asl paralizzando servizi e prestazioni, irrompono i cittadini che vogliono sapere le condizioni della infrastruttura informatica prima del grave atto, in particolare lo stato della sicurezza, e come si può risolvere questa vicenda. Le prime istanze sono state inoltrate alla Asl nei giorni scorsi dagli avvocati Marco Colantoni del Foro dell'Aquila e da Pier Luigi D'Amore del Foro di Avezzano, i quali hanno confermato «di aver domandato di conoscere anche quali fossero le misure di protezione adottate prima dell'evento nonché quelle messe in campo per farvi fronte, oltre all'intervenuta notifica all'autorità di controllo».

«La delicatezza della vicenda - sottolineano i due legali - a causa dei possibili risvolti pregiudizievoli per i diritti dei nostri assistiti e comunque di tutti i soggetti interessati, sia sotto il profilo della privacy, sia sotto quello delle probabili difficoltà della Asl nel rendere prestazioni conformi agli standard, in tal senso l'ipotesi più semplice da immaginare, oltre ai disservizi dei giorni scorsi, potrebbe essere quella di patologie che richiedano un monitoraggio costante e un confronto tra risultati di esami passati, la cui reperibilità potrebbe essere stata compromessa, e quelli di esami futuri». In questo quadro continuano il lavoro della task force e le indagini del direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, mentre i pirati nei loro canali hanno pubblicato la minaccia di nuovi attacchi oltre a rendere disponibili dati altamente sensibili, come l'elenco di bambini con problemi di apprendimento.

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Il Messaggero