OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
È sui dispositivi elettronici, smartphone, computer e tablet, che si concentrano in questa fase le indagini della Digos di Pescara che, diretta da Dante Cosentino, prosegue negli accertamenti per ricostruire la galassia che, in provincia, si muove in ambito no vax. Non la quota ufficiale che nel periodo dell'emergenza sanitaria lavorava alla disobbedienza sulle piazze, ma un mondo sommerso che si muove con azioni di danneggiamento contro istituzioni, associazioni e sedi sindacali. Non è un caso, infatti, che l'uomo e la donna individuati e denunciati dalla digos, a tre mesi dall'imbrattamento del palazzo del governo, non siano persone conosciute per aver preso parte alle manifestazioni pubbliche che hanno caratterizzato la fase covid, che pure hanno avuto in due occasioni uno strascico giudiziario.
GLI INDAGATI
Pescaresi, 47 anni lui, 36 lei, sono sospettati di essere tra i referenti locali di un gruppo, i Guerrieri ViVi, attivo sull'intero territorio nazionale, con azioni analoghe a quelle su cui si indaga a Pescara.
MATERIALE SEQUESTRATO
Anche perché proprio in casa del 47enne è stato trovato un bel po' di materiale: la lancia artigianale, realizzata utilizzando come base di partenza un estintore, e delle forme di stencil, anche queste messe a punto artigianalmente, che riproducono il logo del gruppo e che potrebbero essere state utilizzate anche per realizzare delle scritte in alcune zone della città e in particolar modo in quella dello stadio. Da capire anche quali siano le relazioni del gruppo locale con le realtà territoriali presenti in altre regioni e se quindi sia ipotizzabile un'operazione di reclutamento riconducibile ad una sorta di struttura federale che si coordina nella scelta della qualità degli obiettivi.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero