Mancato rimborso tessera per sciare, Polizia all'Info Point del Centro Turistico Gran Sasso

Mancato rimborso tessera per sciare, Polizia all'Info Point del Centro Turistico Gran Sasso
L’AQUILA – Momenti di tensione, ieri, alla biglietteria del Centro Turistico del Gran Sasso, la partecipata del Comune che gestisce gli impianti sciistici di Campo...

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L’AQUILA – Momenti di tensione, ieri, alla biglietteria del Centro Turistico del Gran Sasso, la partecipata del Comune che gestisce gli impianti sciistici di Campo Imperatore. All’Info Point di Piazza Battaglione degli Alpini si è presentato un giovane che, dopo innumerevoli tentativi andati a vuoto, via mail e per telefono, ha chiesto direttamente, nell’ultimo giorno utile, il rimborso della tessera stagionale dello scorso anno di cui non ha potuto usufruire causa infortunio.

Facendo leva sul regolamento 2021/2022, il giovane aveva chiesto di poter “traslare” l’abbonamento sulla nuova stagione, pagando, dunque, solo una minima integrazione dovuta all’aumento dei prezzi, ovvero 80 euro. Al diniego degli operatori – con la motivazione che il regolamento per la stagione è cambiato -, che si sono rifiutati anche di mettere per iscritto la decisione, è stato chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Sul posto è arrivata una pattuglia della Polizia che ha verbalizzato l’accaduto.

In sostanza il ragazzo, per motivi di salute documentati, l’anno scorso non ha potuto utilizzare la tessera cosiddetta “Tre Nevi”, ovvero valida anche per Ovindoli e Campo Felice e per questo ha avviato l’iter per la richiesta del rimborso.

“Dopo innumerevoli interlocuzioni – racconta il giovane – nel corso delle quali mi è stato chiesto di produrre una corposa documentazione, compresi la cartella clinica per cui ho dovuto sborsare 150 euro e il certificato di residenza, non ritenendo valida come accade sempre l’autocertificazione, mi è stato risposto che era impossibile procedere al rimborso, sotto forma di anticipo per la nuova tessera, a causa del cambio di regolamento. Ho preteso una motivazione scritta, per poi adire le vie legali. Cosa che mi è stata negata. Ringrazio gli operatori, che sono stati cortesi e disponibili, ma non posso dire altrettanto dei responsabili. Non capisco perché ciò che era valido la passata stagione ora non lo sia più, quale sia il criterio per cui una tessera mai utilizzata per gravi motivi non possa essere rimborsata. Peraltro mi dicono che la mia sia l’unica richiesta di questo genere. Si tratta di un modo strano di fare turismo e favorire il legame con la nostra montagna”.

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Il Messaggero