L'AQUILA - Non sarà possibile riattivare l'albergo di Campo Imperatore: la ditta Felicioni, che ha ottenuto l'affidamento della struttura, non...
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Infatti, come si ricorderà, secondo le intenzioni dell'amministrazione, l'albergo sarebbe dovuto rimanere aperto fino al passaggio del giro d'Italia previsto a maggio, per dare poi avvio a imponenti lavori di ristrutturazione. Nonostante ciò la società di Felicioni sarebbe ancora interessata, con le opportune garanzie, non solo a prendere in gestione l'albergo, ma anche ad investire, con una cordata di imprenditori, per il rilancio dell'intera stazione sciistica. «Sono convinto che la stazione del Gran Sasso sia oro per l'intera regione ha detto il manager il nostro partner più importante disposto a far parte dell'operazione è Eurospin viaggi un qualificato tour operator». Secondo quanto si apprende la cordata intenderebbe rilevare la stazione attivando poi un azionariato diffuso fra i cittadini.
«La prossima settimana incontreremo i vertici dell'amministrazione per verificare se vi sono le condizioni per risolvere il problema dell'albergo» ha concluso Felicioni. La situazione, tuttavia sembra più complessa del previsto. Vi sarebbe al momento una carenza di certificazioni, sopratutto per quanto concerne l'antincendio. Anzi: «Un paio di settimane fa ha riferito il commissario del Centro turistico del Gran Sasso, Domenico De Nardis sono stati notificati due rinvii a giudizio per falso a carico di un perito e di un rappresentate del Centro turistico Gran Sasso proprio in relazione alla certificazione antincendio».
La circostanza paradossale, tuttavia, riguarda i furti del materiale di prevenzione degli incendi che si sono consumati all'interno dell'albergo. Assurdo che nessuno si sia accorto di nulla. «Hanno portato via tre porte frangi fiamme ha riferito De Nardis 50 sensori antincendio, schede elettroniche e altro materiale». Sarebbe interessante capire quando, come e perché. Stando così le cose sarà difficile riaprire al pubblico l'albergo che da alcuni mesi ospita le maestranze che stanno lavorando sulla seggiovia delle Fontari. Il rifugio in quota, obbligatorio per il funzionamento di impianti e funivia, diventerà dunque l'ostello per il quale tuttavia sarà necessario provvedere ad un bando di affidamento lampo. I tempi si dilatano anche per il completamento dei lavori della seggiovia che non potranno essere ultimati entro Natale, come pronosticato.
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Il Messaggero