Gori, il colosso del luxury smentisce: «Nessun contatto per L'Aquila»

Gianni Gori
L'AQUILA - Il colosso del luxury “Graziella Group”, base ad Arezzo e guida dell'ex calciatore Gianni Gori, non ha alcun interesse nel sostenere L'Aquila e,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'AQUILA - Il colosso del luxury “Graziella Group”, base ad Arezzo e guida dell'ex calciatore Gianni Gori, non ha alcun interesse nel sostenere L'Aquila e, molto più in generale, di entrare nel mondo del calcio. Il nome dell'azienda, una delle più importanti nel panorama nazionale e non solo, era filtrato nei giorni scorsi all'indomani dell'interessamento di un gruppo di dirigenti e imprenditori per rilevare una percentuale delle quote societarie. Raggiunto telefonicamente dal Messaggero, Gianni Gori ha cortesemente smentito: «Mi spiace che escano notizie sconclusionate. Non abbiamo alcun interesse nel mondo del calcio. L'Aquila è un posto importante, una bella squadra di calcio, ma è un problema dell'Aquila: la nostra azienda non ha alcun interesse a investire nel calcio. Dispiace che, probabilmente, qualcuno possa utilizzare il nostro nome anche fuori dai confini toscani». Gori ha confermato ciò che già si sapeva, ovvero che la sua azienda, affermata e importante, spesso è stata sollecitata a dare una mano nell'ambito del pallone, in particolare in Toscana, ma ha sempre gentilmente declinato.


LE MOSSE
Queste dichiarazioni, ufficiali, gettano qualche ombra sull'offerta che è pervenuta dal gruppo di dirigenti (ex Martinafranca) e imprenditori che si sono presentati in città, anche sabato per assistere a L'Aquila-Ancona e visionare il nuovo stadio di Acquasanta. La proprietà rossoblù, in ogni caso, negli ultimi giorni, a seguito di alcune riunioni, aveva leggermente rallentato l'operazione che sembrava avere buone probabilità di chiudersi in tempi rapidi. A questo punto, probabilmente, semmai le cose dovessero proseguire su questa linea, la società chiederà maggiori garanzie, anche sotto il profilo finanziario, prima di valutare bene la situazione.

DIRTY SOCCER

Nel frattempo ieri mattina gli avvocati Flavia Tortorella e Carlo Celani hanno presentato regolarmente, nei termini, il ricorso d'Appello sulla sentenza del Tribunale federale nazionale che ha inflitto tredici punti e 150 mila euro di ammenda alla società per il caso Dirty Soccer. Il ricorso si fonda principalmente sulla contestazione delle gare computate dopo il 21 febbraio 2015, data delle dimissioni di Ercole Di Nicola da direttore dell'area tecnica. In questo modo L'Aquila spera di recuperare almeno altri sette punti. Infine la squadra sta preparando il match di sabato contro la Spal (Fattori, ore 14): ieri non si è allenato Pesoli per uno stato influenzale, mentre è tornato a correre Maccarrone. Sulla via del recupero Di Mercurio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero