Nuclei specializzati del Battaglione Vicenza accompagnati da personale altamente specializzato “operatori Meteomont” hanno effettuato la sanificazione del Rifugio...
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La capacità di operare in ambiente montano è una delle principali peculiarità delle Truppe Alpine che oggi si può declinare a favore delle comunità e dei singoli in caso di emergenza. Gli Alpini, infatti, sono i naturali depositari della “cultura della quota”, intesa come capacità di operare nella verticalità, su neve e ghiaccio, in condizioni avverse.
«Ancora una volta l’Esercito Italiano ed il 9° Reggimento Alpini L’Aquila- dichiara il presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Tommaso Navarra- opera, con estrema professionalità ed assoluta efficacia, in favore dei nostri territori in momenti non facili ed estremamente importanti per un’idonea ripartenza. In questi anni il 9° Battaglione Alpini è sempre stato al fianco del Parco e ad esso va un ringraziamento di cuore a nome dell’area protetta e della Comunità identitaria che custodisce l’eccezionale patrimonio naturalistico e di biodiversità presente».
Questa tipologia di intervento, per cui l’Esercito ha specifiche competenze e peculiarità nel settore, rientra nell’ambito della cosiddetta medicina preventiva e dell’igiene ambientale ed è volta a contenere i rischi della diffusione del coronavirus e incrementare quindi la salubrità degli ambienti chiusi in montagna assicurando una fruizione in sicurezza degli stessi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero