Giulianova, scomparse tre salme: la rabbia dei parenti dei defunti

Giulianova, scomparse tre salme: la rabbia dei parenti dei defunti
Aveva suscitato molto scalpore la lettera inviata dall'Ufficio cimiteriale del Comune ad un cittadino nella quale si chiedeva di fare presto a pagare il rinnovo della...

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Aveva suscitato molto scalpore la lettera inviata dall'Ufficio cimiteriale del Comune ad un cittadino nella quale si chiedeva di fare presto a pagare il rinnovo della concessione del loculo in cui riposava suo padre altrimenti lo avrebbero riesumato e trasferito o sotto terra o all'ossario. Morale: il genitore non era morto e padre e figlio sono dovuti andarlo a spiegare in Comune.

Sembrava il massimo ed invece la storia recente, datata domenica scorsa, parla di altro, di peggio. Scrive V.C. :«Vi racconto cosa è successo alla mia famiglia. Domenica ci siamo recati a trovare i defunti nonni ma arrivati lì sul posto la tomba è improvvisamente scomparsa e al posto di mio nonno abbiamo ritrovato un'altra lapide. Tengo a precisare che noi non abbiamo ricevuto nessun avviso di riesumazione né per posta né tanto meno per via telefonica. Abbiamo scoperto, parlando con persone che erano presenti, che per sapere il giorno nel quale un nostro caro viene riesumato devo cercarlo nei fogli affissi sulla bacheca posta fuori dal cimitero. Dopo circa 20 minuti per cercare il nome di mio nonno, nell'infinita lista, abbiamo letto che sarebbe stato riesumato il 22 luglio del 2021, cosa non assolutamente vera perché siamo stati al cimitero ad aprile di quest'anno e la sua tomba era ancora lì. Inoltre nella stessa lista c'erano persone che dovevano essere riesumate nello stesso periodo ma sono tuttora lì, fortunatamente. Ora vi lascio immaginare il nostro sgomento nel andare a trovare la tomba di mio nonno con i fiori appena comprati tra le mani e non trovarlo più. Io e la mia famiglia crediamo che questo sia inaccettabile e soprattutto disumano perché al di là della frequenza con cui una persona va al cimitero, non ci sembra giusto un comportamento del genere. Adesso chiedo pubblicamente al sindaco, se domani mattina va al cimitero a trovare un suo caro e scopre improvvisamente che non c'è più, cosa farebbe?» E una risposta, in questo caso, è drammatica perché quando la notizia è stata pubblicata anche sui social, sono venuti fuori altri casi.


Giuliana P. denuncia: «Anche io non ho ritrovato i miei genitori nella tomba. Una volta scaduto il termine ho ripagato per ancora trent'anni. Praticamente il mio contratto scade a nel 2047 e invece da è da quasi un anno che hanno tolto i miei genitori dalla tomba e hanno occupato i miei posti con altri defunti. Ho fatto una denuncia ma ancora non si riesce a risolvere il problema». E' veramente una vergogna. Aggiunge Paola F.: «È successa la stessa cosa per mia nonna. Una volta avvisavano. E mi sembra più civile: almeno si ha la scelta di decidere se non farlo fare o, ad esempio, essere presenti il giorno in cui avviene. Con mio nonno è andata così. Con mia nonna invece, abbiamo avuto la brutta sorpresa quando siamo andati a visitare la sua tomba. Basterebbe un pizzico di buonsenso e sensibilità in più». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero