Giulianova, il Comune scopre un abuso edilizio grazie a Google Maps

Giulianova, il Comune scopre un abuso edilizio grazie a Google Maps
Attenzione, la spia arriva anche dall'alto. Il Comune di Giulianova, attraverso i vigili urbani, ha scoperto alcuni abusi edilizi soprattutto per quanto riguarda interventi...

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Attenzione, la spia arriva anche dall'alto. Il Comune di Giulianova, attraverso i vigili urbani, ha scoperto alcuni abusi edilizi soprattutto per quanto riguarda interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire, nelle zone periferiche della città grazie addirittura al satellite, che ha permesso anche di verificare la situazione addirittura di dieci anni fa (con Google Maps) con quella di oggi e scoprire gli abusi.

E così, a seguito di segnalazione pervenuta agli ufficio tecnici è stato eseguito un sopralluogo congiunto tra personale della Polizia locale e Ufficio tecnico comunale sull'immobile oggetto di segnalazione. È stato accertato che l'area risulta adibita a deposito di materiali da cantiere, costituiti da ponteggi; legname; material edile vario; e sono presenti tre box in lamiera zincata appoggiati al suolo e due container e un box utilizzato come deposito. L'accertamento ha portato a scoprire anche la presenza di una struttura in muratura e rete metallica, con parziale copertura in pannelli metallici, utilizzata come ricovero per cani e con questa anche spazi destinati al ricovero di animali da cortile.

Dalle ricerche fatte presso gli uffici comunali e sulla scorta dei rilievi fotografici e metrici effettuati in sede di sopralluogo, nonché dalla comparazione con le planimetrie catastali, con le foto aeree tratte da Google maps (anno 2021) e dall'ortofocarta regionale 2010 si è rilevato che l'area destinata a deposito di materiale edile è priva del titolo edilizio. E si è appreso anche che la stessa area è destinata a deposito materiali da oltre dieci anni, come testimonia (ed ecco la novità) la comparazione tra foto satellitare tratta da Google Maps del 2021 e ortofocarta regionale del 2010 nonché precedente sopralluogo effettuato nel 2011.

Per questo, con apposita ordinanza, il Comune ha ordinato al proprietario del terreno di ripristinare lo stato dei luoghi entro 90 giorni dalla notifica dell'ordinanza con la demolizione e rimozione delle opere abusive. Di tutto questo è stata informata anche la procura attraverso il Comando di Polizia municipale. Contro il provvedimento è ammesso, nel termine di 60 giorni dalla notifica, ricorso al Tar oppure, in via alternativa, ricorso straordinario al presidente della Repubblica, da proporre entro 120 giorni dalla notifica. Si fa presente che sono stati scoperte altre situazioni di illegittimità.
 

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Il Messaggero