I genitori gli negano i soldi, lui li minaccia: «Vi uccido». Arrestato

I genitori gli chiedono i soldi, lui li minaccia: «Vi uccido». Arrestato
L’indirizzo di Pescara, per gli agenti delle volanti, non era sconosciuto: già qualche altra volta si erano trovati ad intervenire in quell’abitazione di piazza...

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L’indirizzo di Pescara, per gli agenti delle volanti, non era sconosciuto: già qualche altra volta si erano trovati ad intervenire in quell’abitazione di piazza dei Grue per mettere in sicurezza una delicata situazione familiare. Per trovarsi ogni volta di fronte genitori che, nonostante tutto, continuavano a subire pur di provare a non spezzare quel sottile filo di contatto che li teneva collegati al figlio quarantaduenne. Che del padre e della madre aveva fatto due vittime. Almeno secondo quanto, in questa prima fase investigativa, sono riusciti a ricostruire. L’altra sera, alla centrale operativa della questura è arrivata l’ennesima chiamata.

Quando la pattuglia è arrivata a Portanuova, l’aria in casa era più brutta del solito. Erano passate le 22 e l’uomo, ancora una volta aveva iniziato a bersagliare il padre e la madre con richieste di denaro, una costante, ormai da tempo. Loro hanno rifiutato di nuovo, consapevoli che quei soldi non sarebbero certo stati ben spesi.

La reazione del figlio è stata violentissima, più che in passato: si è scagliato contro i genitori urlando, insultandoli e minacciandoli. Il padre, a quel punto, ha chiamato la polizia. L’arrivo degli agenti non è servito a calmare il figlio, che ha continuato ad urlare frasi irripetibili, minacce di morte talmente crudeli da far scattare un serio campanello d’allarme. E così l’uomo è stato bloccato, accompagnato fino alla macchina di servizio e condotto in questura, dove sono state effettuate tutte le procedure per l’arresto. Intanto i poliziotti hanno ascoltato i genitori: una pattuglia era intervenuta soltanto qualche giorno fa per cui hanno ritenuto opportuno approfondire la situazione. Da qualche tempo l'uomo era tornato a stare con i genitori, dopo una relazione finita. Ma ben presto la situazione è diventata sempre più difficile, fino a diventare insostenibile.

Padre e madre ieri erano provati dall’esasperazione e hanno raccontato agli agenti la situazione che per mesi sono stati costretti a sopportare. Il quarantaduenne è stato accompagnato in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria che, con l’udienza di convalida, dovrà decidere se confermare il provvedimento precautelare ed eventualmente applicare una misura più attenuata rispetto al carcere.

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Il Messaggero